Si è reso necessario l’intervento di un potente mezzo a trazione integrale in dotazione al distaccamento dei Vigili del fuoco di Agnone per raggiungere e trarre in salvo un escursionista agnonese di mezza età colto da un malore mentre era impegnato, con un gruppo di amici, in una attività di hiking sui monti dell’Alto Molise. L’episodio si è verificato ieri mattina. L’uomo, intorno alla cinquantina, aveva deciso di affrontare una escursione con degli amici partendo da località Guado Liscia, lungo il percorso che passando per Guado Cannavina, conduce fin sulla sommità del monte San Nicola, oltre i mille e cinquecento metri di altitudine.
Una escursione non particolarmente lunga, ma impegnativa dal punto di vista dello sforzo fisico. E il caldo torrido di ieri ha probabilmente reso ancor più impegnativa la prova. Quando la comitiva si trovava in prossimità della Grotta del Diavolo, l’escursionista ha accusato un malore. Immediatamente i suoi compagni di escursione hanno allertato i soccorsi e la centrale operativa che ha raccolto la richiesta di aiuto ha indirizzato sul posto i Vigili del fuoco del distaccamento di Agnone. In pochi minuti la partenza della squadra a sirene spiegate, per raggiungere l’imbocco del sentiero. E solo grazie all’impiego di un potente mezzo a trazione integrale i soccorritori sono riusciti a raggiungere il malcapitato.
In considerazione della inaccessibilità dei luoghi per un mezzo come l’ambulanza, si sarebbe perso tempo prezioso se il personale sanitario avesse dovuto raggiungere l’uomo a piedi. Tra l’altro non sarebbe stato possibile trasportare tutto l’occorrente per il primo soccorso. I Vigili del fuoco, senza esitare, si sono inoltrati lungo il sentiero a bordo del potente mezzo in dotazione e si sono avvicinati il più possibile alla persona colta da malore. Lì sul posto il paziente è stato stabilizzato e successivamente trasferito a valle, sempre a bordo del mezzo dei Vigili del fuoco. All’imbocco del sentiero, lungo la provinciale per Capracotta, era in attesa un’ambulanza che ha preso in carico il paziente per trasferirlo subito dopo presso l’ospedale di Agnone dove lo stesso ha ricevuto le prime cure del caso.

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