“Non c’è assolutamente alcun pericolo di chiusura. Agnone avrà un ospedale di area disagiata in cui devono convivere due offerte: una per acuti e una per cronici. L’ospedale Caracciolo non deve essere pensato come un competitor di altre piccole strutture del territorio, ma un presidio in cui devono convivere le due proposte sanitarie”. È questa la sintesi del presidente della Regione Molise e commissario alla sanità Paolo Frattura, protagonista ieri sera ad Agnone al Teatro italo argentino per il festival dell’Avanti, organizzato dal Psi. La conclusione del presidente è scaturita da un confronto diretto con i rappresentanti dei comitati civici, “Il Cittadino C’è” nelle vesti di Enrica Sciullo, “Articolo 32” nei panni di Armando Sammartino, dell’amministrazione comunale (sul palco ad intervistare Frattura anche il sindaco Michele Carosella) e gli operatori sanitari presenti in sala. Frattura ha parlato per il Caracciolo di trentasei posti letto, ma bisognerà capire come saranno distribuiti. Dopo aver ascoltato la voce di medici e sanitari che hanno esposto, nello specifico, emergenze ed esigenze che persistono nel nosocomio, il commissario Frattura ha ribadito la sua disponibilità ad analizzare tutti i casi e a preparare un’offerta sanitaria che corrisponda alle reali esigenze del territorio, collaborando con gli operatori. Presto incontrerà il governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi, per discutere dell’annunciato accordo di confine tra le due regioni vicine. La reazione dei comitati dopo l’atteso appuntamento con il presidente è di cauto ottimismo. Anche perché “il confronto è appena ripartito”. La cronaca dell’incontro, nei dettagli, domani sul giornale cartaceo di Primo Piano Molise.

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