Sono cinque gli ettari di macchia mediterranea, pascolo e bosco che sono andati distrutti da un incendio che nel pomeriggio di domenica, fino alla tarda serata, ha interessato Monte Sant’Onofrio nel comune di Agnone. Lanciato l’allarme sul posto sono intervenute alcune squadre di Vigili del fuoco del locale distaccamento. Vista l’inaccessibilità dei luoghi e l’estensione del fronte di fuoco, alimentato anche dal vento, gli operatori a terra, in accordo con la centrale operativa del comando provinciale di Isernia, hanno richiesto l’intervento di un velivolo del Nucleo Elicotteri Vigili del fuoco di Pescara. Il mezzo aereo ha raggiunto l’area dell’incendio in pochi minuti e dopo un primo volo di ricognizione ha iniziato le operazioni di spegnimento vere e proprie. Il velivolo ha effettuato oltre quaranta lanci dall’alto, grazie ai quali il rogo è stato circoscritto e domato. Le squadre a terra hanno poi provveduto allo spegnimento degli ultimi focolai e alla successiva bonifica. Sull’accaduto sono in corso indagini per accertare l’esatta dinamica del rogo da parte dei Carabinieri forestali di Agnone e San Pietro Avellana. Le nuove tecnologie a disposizione dei Carabinieri forestali consentono di calcolare e riconoscere, con una approssimazione di pochi metri, l’esatto punto dell’innesco, cioè da dove si sono sprigionate le fiamme. Nonostante il clima decisamente primaverile di questi giorni è improbabile che si sia trattato di un fenomeno di auto combustione. Più probabile un episodio doloso, con il fuoco scappato a qualche agricoltore di zona, o peggio un’azione dolosa. Non è un mistero, infatti, che spesso in questo periodo si verifichino incendi simili, in quota, per rinverdire i pascoli.

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