Bocconi avvelenati disseminati appena al di là del confine tra Abruzzo e Molise, segnato dal vecchio ponte sul Sente, lungo la ex statale Istonia, soprannominata “mulattiera”. Ieri mattina un uomo del Vastese, un cacciatore esperto e appassionato di cinofilia, ha portato il proprio cane da caccia alla piuma a fare una sgambata in località Lago La Croce, alle pendici di monte Castelfraiano, al confine tra i territori comunali di Belmonte del Sannio e Castiglione Messer Marino e Rosello, appena al di sotto della wind farm di cresta e poco distante dalla riserva naturale di Selva Grande.
Ancora sotto shock per l’accaduto, alla nostra redazione ha raccontato quanto accaduto.
«Ho rinvenuto una carcassa di lupo e la cosa mi ha subito insospettito. Ho allertato immediatamente i Carabinieri forestali e ho intuito che fosse il caso di abbandonare immediatamente quel posto, reputandolo pericoloso. Ho richiamato il cane, l’ho rimesso in auto e siamo andati via. Per strada il cane ha vomitato e ho subito avuto il sospetto che potesse trattarsi di un caso di avvelenamento. Mi sono precipitato dal veterinario, ma per il mio cane non c’è stato nulla da fare. In quella zona mi risulta che ci sia del bestiame al pascolo – riferisce il cacciatore del Vastese – e da quanto appreso, ma chiaramente non ho riscontri diretti, le mandrie sono state oggetto di attacchi da parte di lupi anche recentemente».
L’ipotesi più probabile, dunque, è che qualche allevatore abbia disseminato la zona di bocconi avvelenati nel tentativo, ovviamente vile e criminale, di eliminare qualche lupo. A farne le spese, oltre all’esemplare di lupo rinvenuto cadavere, anche il cane dello sfortunato cacciatore vastese. Ipotesi che dovrà essere evidentemente confermata dagli organi di controllo preposti. In quella zona, tra l’altro, per domani è prevista una escursione del Cai di Atessa, evento organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Castiglione Messer Marino. La raccomandazione per gli escursionisti è di non portare al seguito animali di affezione, come appunto i cani, perché l’intera area potrebbe essere contaminata dai bocconi avvelenati. Sull’accaduto indagano ora i Carabinieri forestali competenti per territorio. Non è escluso l’intervento delle unità cinofile antiveleno di Frosolone per l’eventuale bonifica dell’area.

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