Prosegue l’inchiesta sul rogo tragico di via Vicenza, a Montecilfone, che due mattine fa è costato la vita alla 71enne Amalia Rago. La Procura di Larino, col Pm titolare 
d’indagine Ilaria Toncini, com’era facile prevedere, ha disposto l’esame autoptico per chiarire ogni aspetto del decesso di lunedì 6 febbraio. La donna è stata trovata riversa a terra, nel bagno, con la porta chiusa, forzata dai Vigili del fuoco del distaccamento di Termoli, intervenuti sul posto dopo la segnalazione con richiesta di emergenza fatta dai vicini della famiglia, a cui si era rivolto il marito 70enne. La salma della 71enne è custodita all’obitorio dell’ospedale San Timoteo di Termoli, a disposizione della Magistratura, dove sarà eseguita l’autopsia, fissata alle 11 di domani, dopo il conferimento formale dell’incarico e relativo giuramento che viene effettuato in Procura, a Larino, dal medico legale nominato dal Pm. Il coniuge è sempre ricoverato in Medicina d’urgenza e potrebbe essere dimesso nelle prossime ore, qualora le condizioni lo consentiranno, ma si pone all’attenzione delle istituzioni lo stato dell’immobile di via Vicenza. Se per l’uomo si è mostrato da subito l’interessamento dei suoi familiari, su cui potrà contare, il sindaco Giorgio Manes e la Polizia locale di Montecilfone, intervenuta assieme ai Carabinieri, al 118 e appunto ai pompieri lunedì mattina, dovranno compiere, sempre assieme ai Vigili del fuoco del comando provinciale di Campobasso, già oggi, un sopralluogo nell’edificio danneggiato dall’incendio. Il rogo è partito sicuramente dalla cucina, ma il Nia del 115 e i Carabinieri sono ancora al lavoro per risalire alla causa del probabile corto circuito che ha fatto da innesco dell’incendio, provocando i danni strutturali e quel che è peggio il fumo inalato dalla pensionata. Il primo cittadino dovrà emettere una ordinanza comunale finalizzata alla messa in sicurezza dei luoghi e alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità. Intanto, la comunità arbereshe resta scossa da questo dramma, avvenuto sotto i loro occhi.
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