“Gentiluomo e imprenditore”. E’ questa la definizione che meglio identifica un vero filantropo dei nostri tempi, come don Luigi di Majo, scomparso a 94 anni nel pomeriggio di martedì scorso nella sua abitazione di Campomarino. Enorme il cordoglio espresso in Molise, da istituzioni, associazioni di categoria, semplici cittadini, che avevano avuto modo di conoscerne e apprezzare le tante virtù. Un abbraccio sincero alla moglie Annamaria Norante, ai figli Maria Alessandra, Alessio, Maria Carla, a Raffaele, Edyta e Francesco e tutti i nipoti. «Ho sfidato il tempo amando quello che ha reso e ne ho fatto una passione», la frase con cui viene accompagnato oggi all’ultimo saluto terreno, alle 11, al Santuario Madonna Grande di Nuova Cliternia, partendo dall’abitazione in via Vino Ramitello. Un nostro personale ricordo risale a 22 anni e mezzo fa, era la primavera 2001 e da poco avevamo intrapreso questa professione sul basso Molise, gli facemmo visita assieme a un collega, in occasione di una domenica dedicata alla manifestazione “Cantine Aperte”, organizzata dal Movimento turismo del vino. Ci accolse nella sua casa, illustrandoci progetti e territorio, prodotti e obiettivi, con una classe naturale, quella che aveva assieme alla visione strategica. Per questo, numerosissime sono gli attestati di stima diffusi nelle ultime ore. «La scomparsa di Luigi Di Majo rappresenta per la nostra comunità e per l’intero territorio una perdita dolorosa, che lascia un vuoto difficile da colmare», le parole del sindaco Piero Donato Silvestri, che prosegue: «Don Luigi è entrato a far parte della nostra comunità in un momento storico nel quale le sue idee innovative hanno avuto la forza di cambiare per sempre la nostra mentalità e il territorio dal punto di vista imprenditoriale, economico e per ciò che concerne la valorizzazione e la promozione delle nostre tipicità. La sua lungimiranza costituirà a lungo un esempio per tutti noi; l’entusiasmo per il suo lavoro, che lo ha accompagnato fino agli ultimi giorni di vita, conferma la sua forte passione e il suo amore per il territorio. Pioniere nel mondo del vino e della produzione vitivinicola molisana, Don Luigi ha esportato nel Mondo le nostre tipicità e prodotti che hanno fatto della qualità il loro punto di forza. Proprio questa è stata la scommessa vinta da Don Luigi, puntare sulla qualità e sulla forza di idee capaci di anticipare i tempi e influenzare il futuro. Il suo successo è il successo di tutti noi, il suo impegno nel mondo imprenditoriale, nella collaborazione con enti pubblici di rilievo e università ha segnato la storia della nostra Regione. Abbiamo ospitato Don Luigi in quella che è stata la sua ultima uscita pubblica, in occasione dell’inaugurazione dell’enoteca comunale. Il taglio del nastro, che lo ha visto protagonista, e la sua presenza hanno rappresentato un momento nel quale, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di offrire il giusto tributo ad una personalità ha segnato la storia della nostra comunità. A titolo personale, come sindaco di Campomarino e a nome di tutta l’amministrazione comunale mi associo al dolore della famiglia ed esprimo profondo cordoglio per la sua scomparsa». Intervenuto anche l’europarlamentare Aldo Patriciello: «Passare del tempo con Don Luigi per me ha sempre significato fermare le lancette dell’orologio. Che si trattasse di un incontro politico, di discutere di progetti imprenditoriali o semplicemente di una chiacchierata tra amici davanti ad un buon bicchiere di vino (rigorosamente molisano), don Luigi aveva la capacità di fermare lo scorrere del tempo. Impossibile non restare affascinati davanti alla passione di uomo straordinario: un imprenditore illuminato che ha fatto del Made in Molise uno stile di vita e lo ha esportato in tutto il mondo. La sua scomparsa priva la nostra Regione di una persona unica, profondamente buona e generosa, che ha sempre affrontato le sfide della vita con coraggio e grande determinazione. Addio caro Don Luigi, mi mancheranno le nostre passeggiate nella terra che tanto hai amato». Il senatore di Fratelli d’Italia e sindaco di San Giacomo degli Schiavoni, Costanzo Della Porta, lo ricorda così: «Con Don Luigi di Maio ci lascia una persona splendida, un imprenditore che ha amato il Molise e la sua terra in maniera smisurata. Ci mancherà tanto e mi mancheranno personalmente i suoi consigli e le chiacchierate davanti a un buon bicchiere del suo vino. Che la terra ti sia lieve, caro Don Luigi». Per Nicola Malorni, vicepresidente nazionale dell’associazione Città dell’Olio: «Ci separavano tanti anni di esperienza vissuta (la sua), ed anche la passione per due professioni molto distanti. Ma poi è arrivata l’olivicoltura sociale che ci ha fatto parlare di olio e del grande patrimonio paesaggistico e culturale da preservare. Poi è arrivato anche il cortometraggio Gocce con alcune delle scene più belle girate a casa sua, un luogo che racchiude la memoria di un tempo antico dove i sogni si confondono col sudore della fatica. La sua ospitalità per la produzione di Gocce è stata per tutti noi un insegnamento impareggiabile così come la sua tenacia nell’avvio di uno dei più ambiziosi e lungimiranti progetti di olivicoltura in Molise: la costituzione del primo distretto del cibo molisano – il Distretto dell’Olio Evo molisano. E così a girare per il Molise, per far conoscere il progetto del suo distretto dell’olio, del suo sogno di vedere l’intero territorio molisano ricoperto di ulivi, di ulivi e di giovani pronti a rimboccarsi le maniche per far volare i sogni. Ci aveva convocato oggi pomeriggio tutti a casa sua per “fare il punto sui progetti e sulle nuove attività di cui potrà occuparsi il Distretto” – aveva detto a telefono pochi giorni fa, chiosando “è importante Nicola, ci devi essere anche tu, mi raccomando non mancare!” È così che se n‘è andato, convocando il CdA, tutti a casa sua per parlare di futuro, di idee, di percorsi da fare. E noi non mancheremo caro Don Luigi! Ci mancherai tantissimo ma non mancheremo alle tue sollecitazioni che, sono sicuro, continueranno a far leva sui nostri progetti!» Per Maria Concetta Raimondo, presidente di Confagricoltura Molise: «Il Molise perde uno degli imprenditori più importanti della Regione, punto di riferimento per il settore vitivinicolo regionale”. Il Presidente di Confagricoltura Molise commenta così la scomparsa del dottor Luigi di Majo, promotore dello sviluppo e del riconoscimento del vino molisano in Italia e nel Mondo. E’ stato un onore e un arricchimento personale aver avuto modo di collaborare con lui alla costituzione del Distretto dell’Olio Evo Molisano, persona dallo stile e spessore di altri tempi, con spirito di iniziativa e lungimiranza sempre pronto a trasformare un’idea in azione. Esprimo a nome mio e di tutta Confagricoltura Molise le più sentite condoglianze a tutta la famiglia, in particolare al figlio Alessio».

EB

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