Nella splendida cornice di Palazzo Colagrosso, nei giorni scorsi, si è svolta la tre giorni di mostra dal titolo “Dipingere il lavoro” del pittore francese Jean-Francois Millet. Una presenza di oltre 500 persone ha apprezzato le opere e l’impeccabile organizzazione da parte dell’assessore comunale Carlo Perrella e del suo instancabile team impegnati nel trovare soluzioni e idee concrete per rilanciare culturalmente la città dopo un periodo non troppo fecondo. Un plauso va anche al consigliere comunale Antonio Romano che è stato attivissimo in questi faticosi e gratificanti giorni.

mostra

A corona dello splendido lavoro, mercoledì 20 maggio, alle ore 20, c’è stato il concerto di tre bravissime pianiste del Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso, seguite dall’insegnante Giorgia Tomassi, che hanno chiuso ufficialmente i battenti della mostra: Ylenia Volpe, Sofia Arcaro e la bojanese Francesca Sinibaldi.

Un lungo respiro, la mente sgombra da tutti i pensieri e… si parte per il lungo viaggio tra i tasti, bianchi e neri, per donare un momento di magia pura ai presenti. Hanno suonato musiche di Beethoven, Chopin e Sostakovic emozionando il numeroso pubblico che ha affollato la sala.

È toccato a Francesca Sinibaldi rompere il ghiaccio, con le sue ancora piccole mani ha entusiasmato tutti, ha animato le menti e i cuori dei presenti volando tra note sia possenti che dolci spaziando da Beethoven a Chopin per finire con Sostakovic. Scroscianti sono stati gli applausi alla fine della sua performance. Si è passati poi ad Ylenia Volpe, una pianista della vicina Pesche, che ha dimostrato estrema padronanza in un brano tra i più ardui del repertorio chopiniano (sonata in si min Op. 58) creando grande atmosfera nel pubblico attento a quelle note del passato, ma sempre ricche di un fascino eterno senza tempo. Il concerto è stato concluso dalla pianista Sofia Arcaro, di Carpinone che con i contrasti musicali del suo “Scherzo in si min Op. 20” ha donato a tutti i presenti dei momenti intensi. Grandissima concentrazione per dare colore al brano, un colore vivo, un colore dolce, un colore che non si dimentica.

A fine esibizione, alle tre pianiste, sono stati donati fiori e una promessa: a Natale saranno richiamate per un nuovo concerto a Bojano, grazie alla loro indubbia bravura e per aver creato un’atmosfera magica come poche volte in passato.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.