Dopo una primavera piuttosto fresca che non ha fatto ben sperare, da qualche giorno in Italia è arrivata un’ondata di caldo che ha fatto registrare temperature altissime che in alcuni centri urbani hanno sfiorato i 35 gradi. Nelle grandi città già si boccheggia e per domani almeno secondo il bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute, saranno 11 le città in cui è prevista una situazione da allarme rosso con “condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo dunque su anziani, bambini molto piccoli e persone affette da malattie croniche”. Le città a più alto rischio sono: Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Milano, Perugia, Roma, Torino, Trieste, Venezia e Verona. Sempre domani per altre sei città, tra cui Campobasso, è invece previsto un ‘livello 2’ dove il rischio per la salute è comunque  alto: Ancona, Bari, Civitavecchia, Latina e Pescara e come detto Campobasso. Da sabato però la penisola non sarà più nella morsa del caldo e la colonnina di mercurio scenderà un po’ ovunque. Intanto anche quest’anno nell’ambito del programma ‘Estate sicura 2014’, il ministero della Salute ha dato il via ad una serie di iniziative per tutelare le categorie più vulnerabili della popolazione proprio dai rischi che derivano dalle ondate di calore. E così da martedì scorso e fino al 15 settembre è stato istituito il Sistema nazionale di previsione allarme ondate di calore, che dà la possibilità di prevedere, sorvegliare e prevenire gli effetti delle temperature africane sulla salute della popolazione. Il sistema è dislocato in 27 città italiane (Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo), e in base a questi modelli vengono elaborati dei bollettini giornalieri per ogni città, in cui sono comunicati gli effetti sulla salute delle condizioni meteorologiche previste a 24, 48 e 72 ore. I bollettini sono pubblicati sul portale istituzionale del ministero (www.salute.gov.it/caldo.html).

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