Lo aveva annunciato tornando dalla riunione dell’Upi – che si è tenuta a Roma per contrastare gli effetti devastanti della Legge di Stabilità sulle Province – “Abbiamo trovato altri fondi che saranno destinati al riscaldamento delle scuole”. Promessa mantenuta. Rosario De Matteis ha ufficializzato la notizia: con notevoli sforzi siamo riusciti a recuperare nell’assestamento di bilancio, una modesta somma da destinare al riscaldamento degli istituti superiori. Pertanto, – si legge nella nota – con circa 200mila euro, la giunta di via Roma ha deliberato il ripristino dei servizi di manutenzione degli impianti elettrici ed antincendio, ed è stata prorogata l’accensione del riscaldamento presumibilmente sino al 28 febbraio (visto che prima era fino al 31 gennaio)”. Ma ci sono altre buone notizie per le popolazioni studentesche del territorio di competenza. Se prima le ristrettezze economiche avevano imposto la limitazione dell’accensione dei termosifoni a tre ore al giorno al minimo con l’esclusione delle palestre, “visto anche il recente calo delle temperature, l’accensione è stata estesa fino a 4 ore al giorno, rimodulandone il servizio”. Resta però l’imbarazzo del presidente di via Roma che da tempo sta lottando contro il governo centrale per i continui tagli ai trasferimenti che in tre anni hanno subito una riduzione abissale, fino quasi all’annullamento. Poi una serie economie per mandare avanti l’Ente che comunque è riuscito a far quadrare i conti e a chiudere un anno e un bilancio difficili. “Più di tanto la Provincia non poteva deliberare” conclude il presidente De Matteis. Resta da capire che cosa succederà per lo sgombero neve.
Le risorse sono limitatissime, bisogna solo sperare che le precipitazioni non siano troppo abbondanti.

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