“Grazie per l’accoglienza calorosa che Campobasso ci ha riservato: abbiamo incontrato persone squisite tra la gente comune e voi amministratori, trovato il calore che non c’è nelle grandi città. Abbiamo scoperto una città meravigliosa”. Il Molise, insomma, non è quello raccontato nei suoi film da Checco Zalone. Non ha dubbi la produttrice Stefania Innocenzi, figlia di Pietro, maestro del cinema italiano: si sono concluse le riprese dei due cortometraggi finanziati dal Comune e che hanno trasformato Campobasso in un set cinematografico.

A Palazzo San Giorgio il punto sul progetto viene fatto in una conferenza stampa voluta dall’assessore Salvatore Colagiovanni e a cui partecipa anche il consigliere Antonino Molinari. “L’effetto di un cortometraggio – rimarca l’esponente dell’esecutivo comunale – vale più di mille cartoline messe insieme. E noi con questo progetto abbiamo voluto fare uscire Campobasso fuori dagli schemi, esaltarne la bellezza tramite la telecamera che è una sorta di occhio magico e al tempo stesso abbiamo voluto far decollare e far conoscere la nostra città al di fuori dei confini regionali”.

I cortometraggi prodotti dalla Innocenzi non saranno un’esperienza circoscritta. Uno degli obiettivi è la creazione di una scuola di formazione per scoprire i talenti di Campobasso e preparare il terreno per la creazione di un indotto.

L’articolo completo domani su Primo Piano Molise. 

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