Ci sono due mondi opposti che in queste ultime ore si sono ritrovati nelle piazze di tutta Italia per difendere la propria idea di famiglia. Da una parte, le cosiddette ‘famiglie arcobaleno’, quelle che appoggiano il ddl Cirinnà perché, sostengono, “ogni amore va riconosciuto e contestualmente i figli di tutte e di tutti vanno tutelati”, dall’altro lato c’è chi ha un’idea opposta e secondo cui il provvedimento disintegra la società partendo dalla famiglia.

Campobasso e Isernia, dunque, per un pomeriggio hanno ospitato manifestazioni di grande attualità, ma di colore diverso. Molto diverso.

Nel capoluogo regionale si sono ritrovate le ‘Sentinelle in piedi’. Una cinquantina le persone che hanno sfidato le temperature polari e in corso Vittorio Emanuele hanno detto no al disegno di legge che dal prossimo 28 gennaio sarà al vaglio del Parlamento.

“La nostra è una difesa della Costituzione italiana che riconosce e non istituisce la famiglia naturale”, ha spiegato il portavoce Paolo Mitri. “Se invece passa il ddl Cirinnà, si compie un atto contro la nostra Carta costituzionale”.

L’articolo completo su Primo Piano Molise di domani. 

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