C’è il primo indagato – come atto dovuto – per la morte di Mirela: si tratta di un medico del Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Qui si è spezzata la vita della giovane mamma ed è iniziato il tragico incubo per il marito, la loro piccola di cinque anni e per tutta la famiglia. A Trivento sono arrivati anche i genitori e altri parenti della ragazza, originaria della Romania.
Domani mattina il pm Barbara Lombardi affiderà l’incarico all’anatomopatologo dell’Istituto di medicina legale di Foggia il quale dovrà effettuare l’autopsia che sarà eseguita nel pomeriggio. L’esame potrebbe sciogliere i primi nodi di una vicenda molto delicata, che ha turbato e commosso non solo la comunità di Trivento, ma anche l’intera opinione pubblica molisana. Il corpo della donna e il feto di cinque mesi si trovano nell’obitorio del nosocomio di contrada Tappino da sabato scorso.

Se ci sarà un processo e qualora venissero accertate le responsabilità dei medici del Pronto soccorso e dunque dovesse essere accordato un risarcimento, i parenti stanno pensando di devolvere la somma in beneficienza a favore degli orfani. Un gesto nobile, in onore di chi – come Mirela – amava così tanto i bambini e che avrebbe voluto allargare la sua famiglia.

Tutti i dettagli domani su Primo Piano Molise. 

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