C’è anche un campobassano nell’inchiesta della Polizia Postale e delle Comunicazione per la Liguria che ha individuato – al termine di una complessa operazione internazionale di contrasto alla pornografia minorile online coordinata del Servizio Centrale della Polizia delle Comunicazioni di Roma – una rete tutta italiana di scambio di materiale pedopornografico. Dodici persone, cittadini italiani residenti tra le provincie di Milano, Como, Torino, Padova, Verona, Brescia, Palermo, Piacenza, Cagliari e, come detto, Campobasso, sono state denunciate. Tra loro anche un professionista. L’indagine si è svolta anche in base ad informazioni ottenute dall’FBI tramite l’ambasciata Usa. Grazie a loro è stata individuata una casella di posta elettronica che faceva capo al giovane genovese, utilizzatore di un account che aveva chiamato “cucciol@”. Nella sua abitazione è stato sequestrato un ingente quantitativo di supporti informatici nonché due account e-mail ed un profilo social utilizzati per le attività illecite.

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