“Non è stata una scelta facile”: così inizia la nota ufficiale firmata da Alberto Tramontano, ormai ex assessore all’Ambiente della Provincia di Campobasso. “Nell’espletare il mio mandato – sottolinea – ho agito sempre con impegno, lealtà e onestà. Ho proposto innumerevoli programmi e progetti, ho avviato e realizzato molte iniziative in campo ambientale e turistico, con il coinvolgimento di istituzioni, comunità, associazioni e cittadini. Ho agito nella ferma convinzione che l’autoreferenzialità non deve mai appartenere ad un amministratore della res publica. Ho ottenuto molti risultati, ho vissuto sconfitte”.

Racconta quello che è successo a Palazzo Magno: “Negli ultimi mesi ho segnalato (anche formalmente) più volte il paradosso che la Giunta assumeva decisioni che esulavano dalla propria sfera d’azione e che riguardavano aspetti gestionali (di competenza dei Dirigenti e del Direttore generale), chiedendo l’apposizione dei pareri previsti. Non ho quindi percepito linearità, mentre la Giunta si assumeva responsabilità notevoli”. Poi entra nel merito della questione. “Una situazione in particolare ha generato fortissime tensioni: quella del proseguo delle attività dei centri per l’impiego. Una situazione sicuramente complessa e che vedeva interessati la Provincia, la Regione Molise, i sindacati, i lavoratori in scadenza e naturalmente i cittadini utenti dei Centri per l’impiego che hanno vissuto notevoli disagi nell’ultimo periodo. La Giunta provinciale, dopo giorni di lavoro, riunioni e approfondimenti e senza la presenza dell’Assessore al lavoro provinciale, si è assunta una responsabilità gigantesca senza il supporto di chi è pagato per assumersi responsabilità. Quindi – il racconto di Tramontano – dopo aver firmato la mia ultima delibera insieme al Presidente e ai tre colleghi presenti, che ha consentito ai Centri per l’impiego di continuare ad erogare in pienezza i propri servizi, ho deciso di dimettermi. Non posso condividere un modus operandi in cui la politica appare non pienamente autonoma, non sufficientemente tutelata e nei fatti, a volte, contrastata. Esco a testa alta, sicuro della mia integrità, della mia onestà e del mio operato”.

L’articolo completo domani su Primo Piano Molise. 

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