Un punto di riferimento per salvare vite umane, quelle che ancora non vengono alla luce ma che si trovano ancora nel grembo di una donna. Fragile, spesso spaventata e dunque indecisa se portare avanti la gravidanza. Svolgono un servizio prezioso le quindici volontarie del Movimento per la vita (che è anche Cav, Centro di aiuto alla vita), ora ‘di casa’ in via Cirese. Un servizio di volontariato totalmente gratuito svolto nella sede del ‘Terzo spazio’, aperta il lunedì e il giovedì dalle 10 alle 11.30, ma anche su richiesta in caso di emergenze o situazioni particolari. Ci accolgono Francesca e Piera, due volontarie del Movimento per la vita.

Per una donna affrontare una gravidanza può diventare un inferno, soprattutto se il bambino non è voluto dal marito oppure perché diventare madre può significare la perdita del posto di lavoro. Negli ultimi tempi, pure la crisi economica ha condizionato non poco le scelte di una donna.

“Attualmente – spiegano le due volontarie – stiamo seguendo ragazze tutte giovani, che hanno un’età che va dai 20 ai 28 anni. Quasi sempre si trovano in situazioni economiche svantaggiate, ad esempio non hanno lavoro o devono affrontare il licenziamento”.

L’articolo completo domani su Primo Piano. 

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