Una residenza nel cuore della città, dal sapore storico e dal fascino gentilizio. Palazzo Cannavina diventa struttura ricettiva pronta ad accogliere chiunque voglia immergersi, durante il proprio soggiorno a Campobasso,  in una realtà in pieno stile classico.
Domani, alle ore 19, il taglio del nastro alla presenza del sindaco del capoluogo molisano, Antonio Battista.
Sulla omonima via (ex via Borgo), tra largo san Leonardo e vico Fondaco della Farina, l’imponente palazzo, la cui edificazione va collocata tra il XVII e il XVIII secolo.
Lo stabile appartenne prima ai Carafa, duchi di Jelsi e feudatari di Campobasso, poi, non avendo questi eredi, passò ai baroni locali. Fu bene demaniale fino al 1783, quando venne acquistato dalla famiglia Salottolo; passò infine alla famiglia Cannavina, il cui nome è rimasto all’edificio.
Così, dopo una attenta ristrutturazione ed un accurato restauro un piano del palazzo, è oggi una residenza storica aperta a chiunque la scelga, non dimenticando inoltre che la location fu teatro delle vicende amorose di Delicata Civerra, figlia di un esponente dei Trinitari, e Alfonso Mastrangelo, Crociato: le due famiglie erano rivali tra loro e si opposero alla relazione tra i due, cercando in tutti i modi di dividerli.

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