Altro che ‘Casa delle culture’. L’ex cinema Ariston va definitivamente ‘in archivio’ : sarà abbattuto e al suo posto sorgerà un immobile per usi residenziali e commerciali che verrà costruito dalla Gpe Group srl. La decisione dei giudici del Tribunale amministrativo regionale, riuniti in camera di consiglio dopo l’udienza dello scorso 6 luglio, mette fine all’empasse sull’edificio di via Cardarelli, diventato dopo anni di chiusura un rudere in pieno centro. Tanto che in alcuni casi, con il maltempo, è stato necessario transennare l’area per la caduta di calcinacci dal tetto.

Il collegio giudicante, presieduto da Silvio Ignazio Silvestri e composto da Orazio Ciliberti e Domenico De Falco,  ha accolto i ricorsi presentati dalla Cinema Teatro ‘Ariston’ srl e dalla stessa impresa contro il doppio ‘no’ espresso dal Comune di Campobasso e dal Ministero per i beni e le attività culturali.

Il Movimento 5 Stelle individua un responsabile della vicenda: è l’assessore comunale all’Urbanistica Bibiana Chierchia. I pentastellati ne tornano a chiedere la testa dopo la batosta presa sull’ex Ariston, che potrebbe costare caro a Palazzo San Giorgio: l’impresa, infatti, potrebbe chiedere un cospicuo risarcimento per aver perso tempo e soldi per lo stop ai lavori. Il tempo è scaduto, dunque, per la Chierchia a cui viene recapitato l’ennesimo avviso di sfratto.

“Un pezzo di storia della nostra città sta per essere cancellato a causa di innumerevoli pastrocchi amministrativi”, l’amaro commento di Luca Praitano. “L’avevamo preventivato e purtroppo è successo: lo scorso 17 agosto il Tar ha sostanzialmente accolto tutti i ricorsi delle parti interessate a realizzare un edificio residenziale e parziale area commerciale al posto dell’ex cinema teatro ‘Ariston’. Ora più che mai si vede all’orizzonte l’ombra di un probabile risarcimento milionario che incombe sulla testa dei cittadini campobassani”.

Tutti i dettagli domani su Primo Piano. 

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