Alle 20 in punto le urne vengono sigillate. Dalle 9 di domani mattina si procederà con lo scrutinio delle schede e poi si conoscerà il nuovo presidente della Provincia di Campobasso. A meno di colpi di scena, i bookmaker puntano tutti sul candidato presidente del centrosinistra Antonio Battista, essendo guidate dal Pd le maggiori amministrazioni del territorio provinciale e con il voto ponderato la strada è spianata. Qualcuno durante le operazioni di voto, sfidando la scaramanzia, fa pure gli auguri al sindaco del capoluogo che poco prima dell’una varca la soglia della Sala della Costituzione dove è allestito il seggio. Incontra lo sfidante Antonio Carlone che ha votato un paio di ore prima. I due si salutano con una stretta di mano in un clima che almeno di mattina sembra sereno, ma che in serata diventerà di fuoco.

In via Milano arriva anche l’ex presidente di Palazzo Magno Nicola D’Ascanio, attuale consigliere comunale a Montenero di Bisaccia. Poi una serie di volti noti della politica locale e di candidati – da Massimo Romano a Michele Marone, da Carlo Perrella a Marialaura Cancellario fino agli esponenti del Psi Marcello Miniscalco e Filippo Poleggi – oltre che la ‘truppa’ degli 889 amministratori al voto per rinnovare il vertice di via Roma ed il suo Consiglio che sarà essere composto da dieci inquilini (nove in meno rispetto alla precedente consiliatura). Il voto degli amministratori degli 83 comuni della provincia (manca all’appello il Comune di Castellino, che è commissariato) e non degli elettori è una delle principali novità di questa elezione. L’affluenza è abbastanza alta: intorno alle 11 vota il 20% degli aventi diritto (pari a 186 votanti), il 55%  alle 17 (491 votanti) e l’86,5% (769 elettori) alle 20.

Ma come ogni elezione che si rispetta anche questa ha il suo strascico di ombre e dunque di polemiche: alcuni amministratori, infatti, sarebbero pronti a scrivere al Prefetto di Campobasso per via della mancata pubblicazione all’albo pretorio on line di alcuni Comuni del decreto di indizione dei comizi elettorali.

L’articolo completo domani su Primo Piano. 

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