Negli ultimi dieci anni la raccolta differenziata nel capoluogo sarebbe dovuta partire almeno una decina di volte. L’ultimo annuncio risale allo scorso 30 giugno quando a Palazzo San Giorgio il sindaco Antonio Battista, l’assessore all’Ambiente Stefano Ramundo e il presidente della Sea Stefano Sabatini, alla presenza dell’assessore regionale al ramo Vittorino Facciolla, annunciarono con enfasi l’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti, ancora a un livello troppo basso in una città capoluogo come Campobasso. Secondo il cronoprogramma, il servizio sarebbe partito “nell’arco dell’estate dal centro storico, dove saranno realizzate apposite isole ecologiche mobili presidiate da guardie ecologiche”.

L’estate però è agli sgoccioli, ma della tanto sbandierata raccolta differenziata nemmeno l’ombra.

A suonare la sveglia all’amministrazione Battista è l’opposizione: i consiglieri comunali di Democrazia Popolare Francesco Pilone e Marialaura Cancellario hanno protocollato ieri un’interrogazione (a risposta scritta) all’assessore Stefano Ramundo.

“Dopo gli annunci in pompa magna dell’assessore Stefano Ramundo e dei vertici della Sea, aspettiamo l’avvio della raccolta differenziata a Campobasso”, sottolinea il capogruppo Francesco Pilone. “Visti i ripetuti rinvii, chiediamo all’assessore comunale all’Ambiente una data certa per l’inizio del centro storico. Senza tanta filosofia – incalza – ci dica il giorno”.

L’articolo completo domani su Primo Piano. 

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