I riflettori sono accesi in Procura, sul cui tavolo è arrivato l’esposto dei genitori della scuola di via D’Amato ‘Nina Guerrizio’. In attesa di conoscere i capi di imputazione formulate dal pm, gli esposti potrebbero diventare due e riguardare anche l’asilo di via Tiberio. Il comitato tiene alto il livello di guardia perché “l’incolumità delle persone non può essere mercanteggiata con smisurati sacrifici, al quale le ordinanze sindacali (quelle con cui è stato chiuso il plesso e stabilito il trasferimento dei bambini, ndr) sottopongono in primis i bambini e di riflesso famiglie, docenti e personale didattico”.

La battaglia si muoverà ora su tre terreni: innanzitutto, il comitato vuole capire il futuro della sezione ‘Primavera’, che aveva una sede nella scuola dell’infanzia di via D’Amato. “Le attività inizieranno il prossimo 19 settembre, ma non si conosce ancora ad oggi né la destinazione né il destino dei bambini”. Sarà monitorata poi l’evoluzione della costruzione della nuova scuola di via Berlinguer che potrebbe essere la futura sede della ‘Guerrizio’. Dovrebbe essere pronta entro pochi mesi. “Per i disagi vissuti, dimensionamento e stradario – la richiesta netta del comitato – deve rappresentare l’unica soluzione per la scuola di via D’Amato e per la quale il Comune di Campobasso non ha mai negato la disponibilità”. Il terzo e più importante fronte riguarda la scuola dell’infanzia di via Tiberio e la materna di via Crispi. Nei prossimi giorni sarà avanzata al Comune una formale richiesta di accesso agli atti per capire “lo stato di salute” dei due plessi. In particolare, fanno sapere dal comitato, “la scuola di via Tiberio, frequentato oggi da ben 90 bambini, è datato e privo di marginali lavori di miglioramento, verte in stato di completa disattenzione da parte dell’amministrazione”.

L’articolo completo domani su Primo Piano. 

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