Un buco nell’acqua. L’ennesimo. Nessun risvolto dal tentativo di conciliazione tenuto ieri mattina al Comune di Campobasso per cercare di salvare i 10 autisti Seac a rischio licenziamento.
Al tavolo erano presenti soltanto i rappresentanti sindacali di Faisa Cisal, Fit Cisl, Ugl e Uilt, il sindaco Antonio Battista e l’assessore alla Mobilità Francesco De Bermnardo. Assente, invece, la Seac che non si è presentata all’incontro lamentando una irregolarità nella procedura di conciliazione. Tesi smentita categoricamente dai sindacati a margine dell’incontro.
«L’azienda ci ha mandato una nota in cui ha comunicato che la procedura non è regolare – ha spiegato Nicolino Libertone dell’Ugl – mentre noi abbiamo una nota della Commissione di garanzia che ci dice il contrario. Il tentativo di conciliazione va espletato presso l’amministrazione comunale, tranne se l’amministrazione in questione è anche datore di lavoro, e non è il nostro caso. Inoltre quando si tratta di un licenziamento collettivo non c’è bisogno della fase di raffreddamento perché già nel corso del primo incontro con l’azienda si è espletata questa fase. Abbiamo il verbale che certifica che l’incontro si è chiuso negativamente, ce lo dice la Commissione di garanzia e noi come organizzazione sindacale ci dobbiamo attenere scrupolosamente a quello che ci indica la commissione altrimenti verremmo sanzionati. Dunque la procedura è regolare e corretta. Devo dire che l’amministrazione comunale – sindaco e assessore – si è attivata e si è messa a disposizione per dirimere la questione, ma se manca la controparte tutti gli sforzi sono inutili. Ora Il Comune farà anche le sue verifiche circa la correttezza della procedura, dopodiché – l’annuncio – partiremo con una serie di scioperi».
Sono 10 gli autisti che hanno ricevuto la lettera di avvio della procedura di licenziamento. Questo a seguito del ridimensionamento del personale pianificato dalla Seac alla luce del taglio operato dal Comune di circa 170.000 chilometri annui di percorrenza degli autobus. «Ma noi riteniamo – ha evidenziato Giuseppe Di Sardo della Fit Cisl – che non ci siano i presupposti tecnici per questi licenziamenti». Ad ogni modo, almeno per il momento «per gli utenti non cambierà nulla –assicura – dunque la cittadinanza può stare tranquilla perché il servizio non subirà ulteriori riduzioni visto che i licenziamenti, tenuto conto dei tempi tecnici- dovrebbero scattare a fine dicembre». Insomma, i sindacati sono pronti a dare battaglia, a spegnere i motori e a ‘paralizzare’ il servizio di trasporto come già avvenuto a marzo scorso. Una bella ‘grana’ in vista della riapertura delle scuole e dei tanti studenti e lavoratori che utilizzano quotidianamente l’autobus per spostarsi in città.

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