Si aggiunge un altro capitolo alla querelle per la gestione del campo Sturzo. Questi i fatti sino a ieri: a maggio scorso il Comune di Campobasso, tramite un bando di gara, ha affidato alla Polisportiva Chaminade la concessione per la gestione dell’impianto sportivo che comprende un campo in erbetta sintetica, un campo di calcio, e un bocciodromo, preferendo l’offerta della società sportiva di futsal a quella dell’associazione Quartiere Campobasso Nord (che negli ultimi dieci anni ha gestito la struttura). L’associazione di quartiere ha così presentato ricorso al Tar, ma i giudici amministrativi hanno rigettato la richiesta di sospensiva, concedendo alla Chaminade le chiavi dell’impianto sportivo. Ma l’associazione è andata avanti rivolgendosi al Consiglio di Stato che ha accolto la tesi dei legali concedendo la sospensiva. E mentre l’associazione Quartiere Campobasso Nord e la Polisportiva Chaminade attendono la decisione del Consiglio di Stato, fissata per il 7 settembre, da Palazzo San Giorgio spunta un’altra ipotesi, ovvero quella di concedere alla Chaminade la palestra della Cittadella dell’Economia in contrada Selvapiana. Giovedì è stata pubblicata la delibera numero 177 con cui il Comune «autorizza, in via temporanea, provvisoria e sperimentale, fino al 31 dicembre 2017, l’uso della palestra della Cittadella dell’Economia, da parte della Polisportiva Chaminade».Un provvedimento preso anche alla luce «delle vicende amministrative e giudiziarie che, ultimamente, hanno interessato lo ‘Sturzo’ e che, indirettamente, potrebbero pregiudicare le attività sportive ed agonistiche della Polisportiva Chaminade, società che disputa il campionato di calcio a cinque più rappresentativo della città di Campobasso». Ma la società di calcio a 5 dovrà ‘dividere’ l’impianto di contrada Selvapiana (per altro attualmente interessato da lavori che dovrebbero terminare presumibilmente a settembre) con la Minerva Basket, società di minibasket e basket in carrozzina. Entrambe le società, oltre a provvedere ai costi di gestione, dovranno inoltre «garantire, nei limiti della compatibilità delle attività sportive sopra menzionate, l’utilizzazione della palestra da parte dell’Amministrazione Comunale, per la realizzazione di manifestazioni varie».
Dunque, qualora il Consiglio di Sato dovesse lasciare la gestione dello Sturzo all’associazione di quartiere in attesa che il Tar entri nel merito a dicembre, la società sportiva potrebbe trasferirsi in contrada Selvaapiana, anche se – fa notare il dg Domenico Scaranata – questa proposta è stata avanzata al Comune qualche mese fa, quando eravamo in una fase di stallo. Sulla questione dello Sturzo noi non arretriamo di un centimetro – ha detto – anche perché l’impianto ce lo siamo aggiudicato con una regolare gara d’appalto. Attendiamo la decisione del giudice con fiducia. Certo è che in questi mesi abbiamo subito e stiamo ancora subendo enormi danni, poiché non possiamo programmare le nostre attività né svolgere allenamenti ad un mese dall’inizio del campionato. Senza contare che abbiamo dovuto spostare l’intero programma delle amichevoli previste nel mese di settembre. Saremo infatti costretti a giocare tutte le partite fuori casa».

MD

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