Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. È la celeberrima citazione del Mahatma Gandhi che sprona l’umanità ad agire, poiché il solo pensiero non produce il cambiamento.
La storica frase, oltre ad essere molto profonda e spirituale, dovrebbe essere messa in pratica ogni giorno da tutti noi ma, purtroppo, non sempre è così. Navigando su Facebook segnaliamo invece la pagina “Stop ai cafoni di Campobasso”, gestita dall’avvocato Antonio Vinciguerra, che prende alla lettera il consiglio del Bapu (soprannome di Gandhi che vuol dire ‘papà’) e sprona i nostri concittadini ad essere più ‘civili’, attraverso scatti ‘rubati’ in giro per il capoluogo dagli utenti iscritti.
Spesso e volentieri si accusa solo ed esclusivamente l’Amministrazione di gestire male le problematiche legate alla città, ma il più delle volte siamo proprio noi cittadini a creare ‘fastidi’ di ogni genere.
Uno di questi è legato al traffico e nello specifico ai cattivi parcheggi. Scorrendo infatti con il cursore se ne vedono di ogni tipo, dalle vetture piazzate illegittimamente sui parcheggi riservati ai disabili, alle auto comodamente posteggiate sui marciapiedi.
In uno degli scatti caricati spunta ad esempio la centralissima piazza Pepe gremita di macchine comodamente parcheggiate in prossimità del divieto di sosta. Nella didascalia si legge: «Sabato 16 settembre 2017, piazza Pepe con “autoironico” cartello di divieto di sosta. La piazza, nonostante il divieto, è trasformata in uno squallido e comodissimo parcheggio al servizio dei più prepotenti e irrispettosi delle leggi e regole civili».
Nella stessa serata, a pochi passi da piazza Pepe, si nota una nuova segnalazione con una foto che ritrae in fila una serie di motociclette sulla zona pedonale di corso Vittorio Emanuele II.
Andando un po’ più in basso si nota poi lo scatto di un’altra via del centro, che ritrae il parcheggio ‘selvaggio’ di un fuoristrada che costringe l’autista dell’autobus cittadino a fare manovra per proseguire la corsa. «Non è la prima volta. Passo spesso di lì – commenta un utente – e assisto sempre a questa scena, almeno una volta al giorno».
Più giù, in risposta ad un commento in cui viene suggerito di rinominare la foto con la scritta “Inciviltà pubblica locale, regia amministrazione comunale” un altro utente aggiunge: «Attori principali i cittadini incivili…comparse…tutti gli altri».
La pagina, insomma, riceve ogni giorno numerose segnalazioni, per lo più fatte dai cittadini, per i cittadini, che vogliono mettere alla gogna chi, con nonchalance, non rispetta le regole del vivere civile. Ce lo conferma anche Antonio Vinciguerra, amministratore della pagina: «Il gruppo l’ho aperto circa 2 anni fa. Prima di allora molto spesso mi capitava che amici e conoscenti mi segnalassero episodi di degrado e inciviltà, probabilmente perché sono sempre stato molto attivo in associazioni e comitati. Sia con l’associazione “Centro storico” che col “Comitato isole pedonali” – racconta Vinciguerra – negli ultimi anni abbiamo raccolto tantissimo materiale sull’argomento, fatto segnalazioni e proposte all’amministrazione e così ho deciso di fare questo gruppo dove tutti possono pubblicare e denunciare gli episodi di inciviltà: dai parcheggi selvaggi a chi imbratta i muri, dagli abusi a chi getta l’immondizia per strada».
Una lente d’ingrandimento dunque che, in primis, mira a denunciare i comportamenti incivili dei campobassani, ma che cerca anche di attirare l’attenzione di chi gestisce la città per ottenere maggiori controlli sul territorio ed evitare che il capoluogo si trasformi in una ‘giungla’ urbana.
«Quello che è evidente, purtroppo – commenta Vinciguerra – è che vi è una totale mancanza di controllo e di sanzioni, un atteggiamento permissivo e lassista dell’amministrazione, che non fa altro che peggiorare le cose. Gli amministratori, quasi sempre, fanno finta di nulla. A volte rispondono, ma come si può leggere in qualche post – conclude – non sempre apprezzano le segnalazioni e le lamentele».

2 Commenti

  1. Pierangelo Mattioli scrive:

    Concordo pienamente con il sig. Paolucci. E la violazione delle norme avviene persino dopo l’installazione dei blocchi anti-terrorismo, con tanto di vigili assenti, telecamere inesistenti, prefetto e sindaco che sanno tutto ma non alzano un dito. Nel Burkina Faso le cose funzionano meglio.

  2. Donato Paolucci scrive:

    Campobasso è fatta di tanti incivili, incuranti delle regole, che sembra provengano dalla giungla. Una città ormai invivibile ed irriconoscibile. Ma per fortuna c’è chi, come me, non sta zitto, non si piega a questi abomini e, come spesso accade in questi casi, troverà la sua rivincita. L’intelligenza ha sempre battuto la stupidità.

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