Più di dieci tra “pantere” della Polizia e auto civetta. Più di 20 uomini. Il blitz ha avuto inizio alle 15.30 di venerdì scorso, 21 ottobre.
Poche le indiscrezioni trapelate, se non che si trattasse di un’operazione per contrastare il fenomeno dei furti e degli stupefacenti coordinata dalla Procura del capoluogo. Ma a quanto pare gli agenti cercavano anche armi, forse pistole.
Le pattuglie, dopo aver percorso incolonnate un tratto di via Tiberio si sono divise. Chi in via Quircio, chi al quartiere Cep. Lì gli agenti hanno perquisito appartamenti, cantine e garage.
Poi lo spostamento nel centro della città, in villa Musenga (più conosciuta come villa dei Cannoni), dove sono soliti stazionare giovani pusher. Tra cui anche cittadini extracomunitari.
Ieri la conferma che uno di loro è finito in manette. Si tratta di un 28enne nigeriano, arrestato in flagranza a villa Musenga con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
U.B., queste le iniziali delle sue generalità, classe 1989, risulta essere richiedente della protezione internazionale ed è ospite di un centro di accoglienza per immigrati del capoluogo molisano.
«La Squadra Mobile – si legge in una nota della Questura -, allo scopo di garantire una presenza continua e costante sul territorio, specie in ambienti segnalati sensibili per il possibile spaccio di sostanze stupefacenti, eseguiva un discreto servizio di osservazione e controllo, nel corso del quale documentava la compravendita di sostanza stupefacente a favore di cittadini italiani».
Agli agenti agli ordini del questore Cageggi e coordinati dal capo della Mobile, Raffaele Iasi, non è sfuggita la cessione di marijuana eseguita dallo straniero in favore di un giovane del posto. Cessione avvenuta nell’area giochi destinata ai bambini e senza alcuni imbarazzo nonostante la presenza in quegli istanti di tanti bimbi con le rispettive famiglie.
A quattro passi c’è il Comando regionale dell’Esercito, il Municipio, una scuola privata e decine di attività commerciali. Il Tribunale, la Corte d’Appello, la Procura della Repubblica. Ragioni in più per intervenire senza esito. Gli agenti hanno quindi bloccato e identificato l’acquirente e lo spacciatore che aveva appena ceduto lo stupefacente. La perquisizione consentiva di rinvenire e sequestrare cinque confezioni termosaldate di sostanza del tipo marijuana per un peso complessivo di circa 4 grammi. Ma la Polizia è convinta che il volume sia ben più consistente. La marijuana rinvenuta era solo il residuo dell’attività giornaliera. Il nigeriano aveva ancora tra le mani i 40 euro provento della cessione appena eseguita.
Dopo le formalità di rito, il 28enne è stato ristretto presso la casa circondariale di via Cavour a diposizione del procuratore Nicola D’Angelo che è il titolare di tutta l’operazione su cui vige il più stretto riserbo. Non è da escludere che gli inquirenti abbiano recuperato nel corso delle perquisizioni materiale probante fondamentale dal quale partire per altre indagini i cui risvolti al momento sono assolutamente segregati.
La Prefettura di Campobasso sta invece valutando i provvedimenti amministrativi in materia di misure di accoglienza e protezione internazionale da adottare nei confronti del nigeriano pusher.

Un Commento

  1. Arianna Di Biase scrive:

    Occorre un posto fisso del 112 o del 113 in centro. Ormai la città è senza controllo, i giovani sono sempre più persi nel vuoto ed i genitori sempre più assenti. Non si può accettare un declino del genere!

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