Non c’è strada o zona della città che si ‘salvi’. Dal centro murattiano, passando per il borgo antico, fino alla periferia. E neppure le aree d’interesse storico e i luoghi simbolo della città vengono risparmiati. Negli ultimi mesi in città si sta assistendo ad una vera e propria ‘invasione barbarica’: cittadini ignari della più basilari regole di civiltà che quotidianamente abbandonano i rifiuti lungo le strade o nei parchi. Non solo: è ormai diventata una consuetudine disertare l’appuntamento giornaliero con la raccolta differenziata e migrare verso le zone della città dove ancora non è stato attivato il servizio per gettare la spazzatura riempiendo fino all’orlo i vecchi cassonetti.
Un problema che oltre a comportare un impegno maggiore, in termini economici e non solo, per gli addetti della Sea, vanifica anche gli sforzi di quanti, invece, rispettano le regole differenziando quotidianamente i rifiuti. Eppure la ‘rivoluzione green’ in città è partita da oltre 3 anni, ma facendo un giro per le strade sembra che a Campobasso il servizio sia stato attivato solo da pochi mesi.
«Via Sant’Antonio dei Lazzari ,un rifugio per chi non vuole fare l’indifferenziata – il commento amaro di un cittadino – Materiale edile, bottiglie ,un tappetini da yoga, ogni giorno furtivamente vengono lasciati questi ricordi».
E ancora: in via Papa Giovanni qualcuno ha ben pensato di abbandonare barattoli di conserve ancora intatti e pannelli di legno.
Ma gli esempi sono tanti. È il centro storico il quartiere più bersagliato dagli incivili, nonostante sia stata la prima zona ad essere interessata dalla raccolta differenziata.
Insomma, una ‘malattia’ a cui il Comune di Campobasso non ha ancora trovato una cura. A nulla sembrano serviti infatti gli annunci dell’assessore all’Ambiente Simone Cretella che ha più volte promesso tolleranza zero nei confronti dei furbetti della differenziata. Eppure si continua a fare orecchie da mercante, riempiendo strade, parchi e cassonetti di immondizia.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.