Un’attività di prevenzione senza eguali, nonostante l’emergenza Covid in atto. In dodici mesi ben 180mila i controlli su persone e mezzi, con un conseguente calo dei reati del 20 per cento. Sono solo alcuni dei numeri forniti dal comandante provinciale dei Carabinieri Emanuele Gaeta che ieri mattina, nel cortile della caserma Testa, ha tenuto la consueta conferenza stampa per tracciare il bilancio delle attività messe in campo nel 2020. La prevenzione, dunque, si conferma il punto di forza dell’Arma provinciale: «Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti – ha evidenziato il colonnello Gaeta – soprattutto perché questo si traduce in una maggiore e reale sicurezza dei cittadini. Basti pensare che analizzando reati specifici come i furti, abbiamo registrato un calo del 50%. Certo, la pandemia e le conseguenti limitazioni alla mobilità e agli spostamenti hanno influito, ma senza una puntuale attività di controllo dei militari la situazione sarebbe stata diversa. Anche nei giorni scorsi abbiamo fermato sei persone che si aggiravano nei pressi dei centri commerciali con arnesi da scasso».
L’impegno dei carabinieri ha spaziato anche in altri ambiti: dalla consegna delle pensioni agli anziani durante il lockdown, agli incontri per prevenire le truffe fino agli interventi per la legalità nelle scuole.
La sfida certamente più importante è stata quella legata all’emergenza Covid. Da un lato, infatti, l’Arma ha supportato l’azienda sanitaria regionale con l’attivazione del drive-through allo stadio Selvapiana, «dove si effettuano in media 200 tamponi al giorno», dall’altro è stata quotidianamente impegnata sul territorio per garantire il rispetto delle norme anti contagio. A questo proposito, ha evidenziato Gaeta «nel territorio provinciale non sono emerse particolari criticità, con un sostanziale rispetto delle regole sia da parte dei cittadini sia dai titolari di attività commerciali».
Sul rischio delle infiltrazione della criminalità organizzata – pericolo concreto soprattutto con la crisi economica in atto – Gaeta ha rassicurato: « Noi vigiliamo costantemente sulle possibili infiltrazioni. Il Molise è certamente una terra ‘attrattiva’ da questo punto di vista, ma al momento non ci sono attacchi della criminalità. C’è sicuramente interesse ma la situazione non è così grave come si potrebbe pensare».
Numerose anche le attività di polizia giudiziaria effettuate e concluse dai reparti dipendenti, alcune molto complesse come la grande operazione “Piazza Pulita” a Bojano(con 39 arresti, un milione di euro di beni sequestrati), altre più focalizzate nelle piazze dello spaccio come l’operazione “Intoccabili” a Campobasso, altre ancora difficili e fulminee, come l’arresto lampo di fine anno dell’uomo colpevole di aver attentato alla vita di una donna a Termoli.
Infine Gaeta ha voluto ringraziare i cittadini, sempre più ‘attivi’ nella collaborazione con l’Arma: «Dal 2018 ad oggi sono aumentate le informazioni e le segnalazioni che arrivano direttamente dai cittadini e che ci hanno permesso di ottenere numerosi risultati investigativi. Tanto che nell’ultimo anno le denunce (molte a piede libero e per reati ‘minori’) sono cresciute del 25%. Nel 2021 – ha concluso – cercheremo di incrementare ancore di più il controllo del territorio e l’attività di prevenzione».

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