Il sì del Ministero al progetto è arrivato solo una decina di giorni fa. Il tempo stringe, occorre procedere speditamente perché le risorse – importanti – che arriveranno a Castel del Giudice possano essere investite con il cronoprogramma da rispettare così da non perdere nemmeno un centesimo. E così ieri il presidente Toma ha firmato il disciplinare connesso all’accettazione del finanziamento da 20 milioni di euro, con i fondi del Pnrr, destinati al borgo dell’Alto Molise. Un atto indifferibile ed urgente: ha queste caratteristiche la delibera di Giunta regionale pubblicata ieri. L’esecutivo regionale ha preso atto della documentazione proveniente dal ministero della Cultura, compreso appunto il disciplinare d’obblighi connesso all’accettazione del finanziamento per il progetto «Borgo di Castel del Giudice Centro di (Ri)generazione – Attrattività residenziale e culturale per l’Appennino» e ha autorizzato il presidente Toma alla firma.
In prima battuta, come è noto, a seguito dell’avviso pubblico, la commissione di valutazione (composta dall’architetto Mauro Ciampa, dalla professoressa Ilaria Zilli, dal professor Nicola Bellini e dalla dottoressa Flavia Barca) ha individuato come destinatario delle risorse il progetto presentato dal Comune di Pietrabbondante, al quale sono stati attribuiti 86 punti. Castel del Giudice, secondo ‘in classifica’, ne ha incassati 79. La determinazione è stata impugnata dinanzi al Tar prima e poi al Consiglio di Stato che, il 14 dicembre scorso, ha accolto l’appello del Comune di Castel del Giudice poiché il Comune di Pietrabbondante (vincitore della selezione) è stato ritenuto privo del requisito riferito alle dimensioni del patrimonio immobiliare residenziale e pertanto, la sua candidatura è stata ritenuta inammissibile. Ricomposta la commissione per il riesame della candidatura di Castel del Giudice, il 20 marzo scorso la Regione ha trasmesso lo studio di fattibilità del progetto del borgo guidato dal sindaco Lino Gentile al ministero della Cultura che ha convocato il comitato tecnico per la valutazione della coerenza del progetto pilota con le linee di indirizzo. E il 13 giugno scorso è arrivata la comunicazione dell’esito favorevole con la proposta di assegnazione delle risorse al Comune di Castel del Giudice. Occorreva quindi perfezionare l’atto di assegnazione delle risorse con un disciplinare d’obblighi che doveva essere sottoscritto dal soggetto attuatore (il Comune), dall’amministrazione centrale titolare dell’intervento (il Servizio VII del segretariato generale del ministero della Cultura) e dalla Regione Molise.
Un atto di ordinaria amministrazione, che riveste però carattere d’urgenza in considerazione dei termini di attuazione del progetto le cui attività dovranno essere avviate e portate a termine entro le date indicate dal cronoprogramma. La Regione Molise ha quindi sottoscritto il disciplinare che riguarda il progetto da 20 milioni di euro. Il primo impegno da mantenere riguarda i tempi di attuazione: come si legge nel disciplinare allegato alla delibera di Giunta regionale, gli interventi devono essere avviati entro marzo 2024 per concludersi entro il 30 giugno del 2026. Il ministero della Cultura e la Regione Molise collaboreranno ognuno per i propri ruoli e competenze affinché il progetto pilota sia realizzato in coerenza con il relativo cronoprogramma e nel rispetto dei principi del Pnrr.
Il sogno di Castel del Giudice, ma anche del Molise tutto, comincia a prendere forma.

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