Si sono svolti questa mattina nella chiesa del Sacro Cuore a Isernia i funerali di Emiddio Cocco, l’ispettore superiore in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Isernia, deceduto martedì nel parcheggio adiacente il sagrato della basilica minore di Castelpetroso. Centinaia di persone (tra colleghi, amici e parenti) hanno voluto accompagnare l’ispettore Cocco (nel giorno del suo 54esimo compleanno) per l’ultimo viaggio con sentimenti di rabbia, dolore e profonda commozione. Il cappellano militare, Don Francesco Rinaldi, nella sua omelia ha ricordato che “non muore chi vive nei ricordi delle persone amate”. Il sacerdote ha rincuorato la vedova e le figlie dello sfortunato poliziotto sostenendo che “Dio conosce la sofferenza interiore di un individuo e riesce a leggere le cause di un gesto in apparenza inspiegabile per la mente umana”. Tra le autorità presenti in chiesa il questore di Isernia Vincenzo Vuono, i suoi predecessori Torre e Ciaramella, oltre ai vertici territoriali delle forze dell’ordine. Da tutta Italia hanno raggiunto Isernia anche gli ex colleghi e gli ex superiori dell’ispettore Cocco, persona amata e benvoluta da tutti, in Questura così come in città. Sul cuscino di rose rosse che ha coperto la bara la sua foto ed il cappello da poliziotto, simbolo della dedizione al lavoro. Un lungo applauso ha accompagnato il feretro sul sagrato della chiesa tra le lacrime dei presenti. Un applauso che rappresenta un tributo alla bontà d’animo e alla solarità che hanno caratterizzato Emiddio Cocco nella vita e nell’espletamento del proprio dovere.

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