La battaglia sulla centrale a biomasse per il momento si combatte a colpi di diffide. Il Comitato “Riccia Borgo Pulito” ieri mattina ha depositato un altro documento in cui denuncia l’ennesima violazione delle norme in materia ambientale. Dito puntato contro l’amministrazione guidata dal sindaco Pietro Testa che – spiega il sodalizio – non avrebbe mantenuto gli impegni presi con i cittadini, e cioè annullare in autotutela l’autorizzazione concessa per la realizzazione della mega centrale in località Piana della Melia, avvallando, invece, la decisione della ditta Agrimetano Sud di chiedere la Valutazione di Incidenza Ambientale alla Regione Campania in aperta violazione della delibera della giunta regionale del Molise 304/2021, che regola la materia e individua nel Servizio fitosanitario, tutela e valorizzazione della Montagna e delle Foreste, Biodiversità e Sviluppo sostenibile della Regione Molise, l’unico ufficio titolato a rilasciare l’autorizzazione per progetti sul territorio molisano.
«La nostra battaglia – denuncia il sodalizio – è sempre più difficile avendo contro non solo chi vuole realizzare la centrale ma anche gli amministratori locali. Invitiamo i cittadini a stare vicino al Comitato consapevoli che questo “mostro” non serve ai riccesi perché dannoso per l’ambiente e per la loro salute e si realizza esclusivamente per il profitto di persone che nulla hanno a vedere con la nostra comunità. Stigmatizziamo il comportamento dei politici riccesi che, di fronte a tante denunce e documenti presentati, non hanno ritenuto di dire una sola parola, dimostrando totale indifferenza nei confronti di tantissimi cittadini che quotidianamente si chiedono il vero motivo per cui si vuole realizzare la centrale».
La vicenda prende il via sette mesi fa quando in Municipio parte l’iter di una faccenda che, oltre a spaccare l’opinione pubblica, sta gettando qualche ombra anche sull’operato dell’amministrazione. Il 22 ottobre 2021 il responsabile del V settore del Comune di Riccia rilascia alla società Agricola Agrimetano Sud Srls l’autorizzazione unica per la realizzazione di una mega centrale a biomasse in località Piana della Melia. Il 15 marzo 2022 il responsabile Suap del Comune di Riccia sospende l’efficacia di tale autorizzazione evidenziando la “erronea” asseverazione in merito alla presenza di una zona Sic, denominata Bosco di Castelpagano, che si trova nell’agro del comune di Castelpagano in provincia di Benevento (posta ad una distanza dal lungo dell’impianto tale da poterne subire un’incidenza significativa) e trasmette il provvedimento al progettista dell’impianto e alla Regione Campania. Il 21 aprile 2022 l’amministrazione comunale di Riccia comunica che la Regione Campania ha avviato, su istanza della società Agricola Agrimetano, il procedimento di Valutazione di Incidenza Ambientale che – secondo il Comitato “Riccia Borgo Pulito” – spetta invece alla Regione Molise perché si tratta di un progetto che insiste sul territorio molisano e quindi, in base a quanto stabilisce l’articolo 16 della direttiva regionale, di competenza esclusiva del Servizio fitosanitario, tutela e valorizzazione della Montagna, Biodiversità della Regione Molise. Ragione per cui ancora è scatta la diffida sia alla Regione Campania a sospendere la Valutazione di Incidenza Ambientale relativa alla realizzazione dell’impianto per la produzione di biometano dalla digestione anerobica di biomasse agricole e zootecniche nel comune di Riccia, lungo la SP 36, proposta dalla Agricola Agrimetano, sia il Sup del Comune di Riccia a non tenere conto di una eventuale V.Inc.A. rilasciata alla Regione Campanai e relativa alla realizzazione dell’impianto.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.