Il Comune di Trivento ieri mattina ha inviato a Regione e Prefettura di Campobasso la richiesta per la dichiarazione dello stato di calamità naturale per i danni provocati dalla grandinata di domenica scorsa. Nella lettera sono stati segnalati i danni registrati nel centro urbano e in diverse contrade dell’agro sia alle infrastrutture pubbliche, in particolare strade e fognature, che a quelle private come alcune abitazioni allegate nel centro storico ed in altri quartieri. Il capitolo più grosso dei danni, che ovviamente dovranno essere verificati, dovrebbe comunque essere quello delle coltivazioni essendo state colpite diverse contrade dell’agro.
La stessa istanza è partita anche dal Comune di Gildone, tra i più colpiti dalla tempesta di pioggia e grandine che si è abbattuta sabato e che ha distrutto soprattutto colture e auto.
«Stiamo lavorando – afferma il sindaco Pasquale Corallo – per raccogliere tutte le segnalazioni che sono cominciate ad arrivare al comune subito dopo la bomba d’acqua mista a grandine che domenica scorsa ha investito una parte importante del nostro territorio. Danni alle colture sono segnalati nelle contrade Montelungo, Maiella, Marasa, Colle Florio, Fonte del Cerro, Sterparo, Casale San Felice, Boragne e Sant’Aniello. La grandine ha creato problemi anche all’interno del centro abitato a causa delle foglie staccate dagli alberi che hanno ostruito i tombini bloccando il deflusso dell’acqua».
Il nubifragio è durato poco più di 30 minuti ma la quantità d’acqua caduta è stata impressionante. La scalinata di San Nicola è diventata un fiume in piena che ha trasportato in piazza Fontana una grande quantità di foglie ed altro materiale che ostruendo le caditoie per la raccolta dell’acqua piovana hanno provocato l’allagamento della piazza. Qualche casa e cantina si è allegata sia nei vicoli del centro storico, come in via Porta la Valle, che nella zona a valle del centro urbano. All’ingresso del paese la statale che collega Trivento a Campobasso ha riversato nei giardini di alcune villette quintali di grandine trasportata dalla pioggia.
«Su questa problematica – aggiunge il sindaco – segnalerò all’Anas che cosa è accaduto all’ingresso del centro abitato. Ho costatato di persona che la strada statale ha riversato nei giardini di alcune case una quantità impressionante di grandine che non è defluita nei canali di scolo». La statale, essendo in forte pendenza, quando ci sono piogge torrenziali riversa tutta l’acqua che scende da Montelungo nelle case all’ingresso del paese e, a scendere, fino alla scuola media e al poliambulatorio di via Acquasantianni. Si spera, visto che questi fenomeni ormai non sono più così rari, che siano ripuliti tutti i ponticelli con i relativi canali di scolo delle acque piovane per evitare allagamenti.

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