Sparita nel nulla la mattina del 31 agosto di due anni fa. Da allora nessuno sa che fine abbia fatto Maria Domenica Conte.
Le tracce dell’82enne, che viveva da sola in contrada Macchione, si perdono nei pressi dell’abitazione di un vicino dove l’anziana quella mattina si era recata a fare le condoglianza per una persona defunta. Forse la donna voleva andare in paese e lungo la strada ha perso l’orientamento? Si è sentita male? Ha seguito qualcuno? Domande a cui i familiari cercano di dare una risposta. A due anni dalla scomparsa la procura di Campobasso che in un primo momento aveva aperto un fascicolo ipotizzando l’allontanamento volontario ora invece segue un’altra pista: indaga per omicidio e occultamento di cadavere.
Le ricerche, partite la sera stessa della sparizione e andate avanti per diverse settimane, nonostante il massiccio impiego di uomini e mezzi non hanno dato alcun esito.
La convinzione di una delle figlie di Maria Domenica Conte è che la madre non si sia allontana da sola. «Non poteva andare lontano – insiste Liliana Meffe – e se davvero avesse fatto una cosa del genere sarebbe stata ritrovata nella stessa zona della casa». Insomma deve essere accaduto dell’altro, perciò nei mesi scorsi la donna è tornata in Procura per parlare col magistrato titolare delle indagini. La vicenda viene seguita anche dall’associazione nazionale Penelope, che riunisce le famiglie e gli amici delle persone scomparse. «A distanza di tutto questo tempo – dicono dall’associazione – è chiaro che purtroppo stiamo cercando un corpo, ma quel corpo dobbiamo riconsegnarlo alla famiglia. Solo così può iniziare il processo di elaborazione del lutto. Chi sa qualcosa parli – è il loro ennesimo appello – alla verità prima o poi ci arriveremo».

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