Cambiano le Giunte regionali, ma non mutano le condizioni di lavoratori che reduci da percorso dove il “pubblico” avrebbe dovuto fare opera di affiancamento e ricollocazione, ma gli intenti sono rimasti pressoché lettera morte. «Chi scrive è un gruppo di lavoratori disoccupati anche da lungo termine. Lavoratori provenienti da tante aziende chiuse o in cassa integrazione del nucleo industriale di Termoli. Vi ricordo ricordate tutti del governo Frattura o del governo Toma? Gli uomini più o meno sono gli stessi anche oggi ma le promesse mai mantenute. Politiche attive del lavoro finalizzato alla ricollocazione, corsi professionali di aggiornamento, e tante altre iniziative servite a nulla. Nulla di tutto questo si è concretizzato, tranne qualche sporadica via preferenziale per i soggetti percettori di benefici politici. Segnaliamo questo ennesimo silenzio da parte della politica locale e anche da deputati e senatori molisani che godono di alti privilegi perché votati anche da tantissimi lavoratori e loro famigliari. Il silenzio viene dai cantieri di ampliamento Itt e Fis due importanti aziende multinazionali che hanno sede anche a Termoli. Stanno facendo grandi lavori senza minimamente utilizzare imprese e lavoratori molisani. Al contrario l’ampliamento interessa aziende del Nord che si portano dietro i loro lavoratori. Ma noi poveri padri di famiglia nati e cresciuti al sud siamo ottimi lavoratori oppure ottimi portatori di voti? Chiediamo alla politica tutta di ampliare la panoramica visiva per dare risposte concrete a tante maestranze che hanno perso stipendio e dignità. Grazie, saremo vigili non rassegnati». Non rassegnati, ma sicuramente stanchi di sbarcare il lunario attraverso impieghi come, dove e quando capita e non sempre in loco.

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