Si conoscerà a breve il destino del 25enne arrestato per stupro ai danni della sua compagna dai Carabinieri della compagnia di Termoli. I militari hanno eseguito giorni fa una ordinanza di custodia cautelare in carcere, seguita alla denuncia da parte della sua coetanea e fidanzata, per i fatti avvenuti nella notte tra il 18 e il 19 ottobre. Il ragazzo, che già altre due volte era finito in carcere, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari Maria Paola Vezzi, ieri a Larino, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Assistito dai legali Ruggiero Romanazzi e Lorenzi Sassi, il presunto stupratore ha ribaltato la versione dei fatti, asserendo che il rapporto sessuale è stato sì più violento del solito, ma concordato prima che cominciassero con lei, dichiarando dunque che la vittima della violenza in realtà fosse consenziente. Prova a suo carico anche un referto del pronto soccorso del San Timoteo a cui la ragazza si era rivolta dopo essersi confidata con i familiari. La ricostruzione del giovane, dunque, è opposta a quella contenuta nella denuncia presentata ai militari dell’Arma. Per questa ragione, l’avvocato Ruggero Romanazzi ha avanzato alla Vezzi l’istanza di scarcerazione del suo assistito e in subordine la concessione degli arresti domiciliari. Ma non finisce qui, lo stesso avvocato ha rappresentato al Gip del tribunale di Larino l’esigenza che fosse disposto anche un supplemento investigativo “perchè questa vicenda – ha commentato – ha ancora molti lati oscuri”. Il giudice ha cinque giorni di tempo per decidere e ha inviato al pm Ilaria Toncini la richiesta di nuove indagini. Tra i precedenti penali del 25enne, l’arresto nel febbraio 2016 quale autore principale di un’aggressione avvenuta al bar del distributore Ip sul lungomare nord. Infine, mentre era ai domiciliari, decise di evadere e mettersi alla guida di un’auto, nonostante non avesse la patente.

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