Non è un ossimoro: si cancella la vecchia linea di demarcazione demaniale marittima, risalente al 1912, quando non c’erano gli assi cartesiani, e si dà mandato per la realizzazione di una nuova linea, ripristinando una legalità che non c’era.
E’ questo il senso dell’emendamento, l’ultimo della legislatura, approvato alla Camera dei deputati, su impulso dell’onorevole dem Laura Venittelli, che anche come avvocato stava seguendo da una quindicina di anni la vicenda annosa che riguarda il quartiere di Rio Vivo.
I contenuti del provvedimento sono stati illustrati ieri mattina in sala consiliare, alla presenza della parlamentare del Partito democratico e del sindaco Angelo Sbrocca davanti a una platea di decine di residenti della zona Sud di Termoli.
Un punto fermo, quello che la Venittelli ha tenuto a precisare, è che con questo emendamento si è restituita a Termoli l’opportunità di tutela dei diritti di chi non ha costruito in dispregio delle norme urbanistiche, mentre chi avrà compiuto abusivismi non verrà salvato. La legge non è retroattiva e le sentenze passate in giudicato rimarranno tali, ma ha voluto porre rimedio a quella punizione autentica subita quando si risolse la vicenda di Campomarino Lido.
Sia la Venittelli che Sbrocca hanno ribadito l’importanza del provvedimento e hanno esteso il merito all’opera compiuta negli ultimi quindici anni anche dal professor Gianni Di Giandomenico, oggi assente per impegni diversi.
Visibile la soddisfazione e a tratti l’emozione dei cittadini che finalmente non avranno più da battagliare con Agenzia del demanio, Tribunali e Guardia costiera.
Lo stesso sindaco Sbrocca ha ribadito come sia stato complesso il cammino, dal momento in cui con la Venittelli e Di Giandomenico avevano parlato col direttore dell’Agenzia del Demanio. La legge di stabilità ha così recepito l’emendamento che richiamava le norme già in essere dal 2004 per il Lido di Campomarino e San Salvo appena un mese fa.

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