Sta diventando sempre più un mistero, tanto che ieri il sindaco Pasquale Corallo ha annunciato una denuncia contro ignoti per interruzione di pubblico servizio, la chiusura dell’acqua sulla rete idrica che serve alcune contrade dell’agro. Dopo l’episodio di venerdì scorso anche ieri mattina le contrade Montagna, Pontoni, Uomomorto, Vivara e San Leonardo, che complessivamente contano quasi mille abitanti, si sono ritrovate con i rubinetti asciutti. Nell’avviso fatto dal Comune per informare i cittadini dell’accaduto si parla senza mezzi termini di sabotaggio, due interruzioni della rete idrica in 3 giorni sono evidentemente troppo. «Si informano gli utenti che a seguito di sabotaggio da parte di ignoti – è scritto nell’avviso che il comune ha diffuso ieri mattina – con la chiusura di una chiave di arresto sulla rete idrica che serve le contrade Montagna, Pontoni, Uomomorto, Vivara e San Leonardo, si verificheranno interruzioni del flusso idrico nella giornata odierna. Al fine di consentire il riempimento dei serbatoi il flusso sarà interrotto dalle ore 17.00 alle ore 08.00 del 26/08/2020 (oggi, ndr). Le forze dell’ordine, unitamente ai tecnici della struttura comunale, stanno indagando sull’accaduto. Ci scusiamo per il disagio». Quasi mille persone dovranno attendere questa mattina, visto che dalle 17.00 di ieri pomeriggio il flusso è stato interrotto per ricaricare il serbatoio di accumulo, per riavere in casa un bene primario come l’acqua. Dopo gli episodi della scorsa settimana, la conduttura dell’acqua oltre che su questa linea era stata chiusa anche nella zona di Montelungo, nessuno pensa più ad uno scherzo. «Oggi pomeriggio (ndr ieri per chi legge) – spiegava il sindaco Pasquale Corallo dopo questo ulteriore episodio – mi recherò dai Carabinieri per fare una denuncia contro ignoti. Non riesco a capire lo scopo di queste azioni ma lasciare centinaia di persone senz’acqua non è sicuramente una cosa bella. Abbiamo fatto tanto durante l’estate per assicurare l’acqua 24 ore al giorno anche nelle contrade e adesso in 3 giorni sono due volte che i cittadini restano a secco». Difficile ipotizzare i motivi che hanno indotto l’autore, o gli autori, a compiere un simile gesto. Lasciare senz’acqua in pieno agosto centinaia di persone e tante aziende agricole, stiamo parlando di una delle zone più abitate dell’agro, non è certamente una cosa accettabile anche perché si rischia una denuncia per interruzione di pubblico servizio, reato con conseguenze penali abbastanza pesanti.

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