Domani si farà il punto sulle ricerche dell’anziana scomparsa il 31 agosto da Torella. Intorno al tavolo del prefetto i vertici delle forze di soccorso che da undici giorni battono la zona dove, presumibilmente, si è allontanata la 82enne. Senza riscontri, le ricerche di Maria Domenica Conte (nella foto) potrebbero essere interrotte domenica prossima.
E con l’anziana di Torella si allungherebbe la lista degli scomparsi in Molise. Era già accaduto alla vigilia di Natale di 4 anni fa. Il 23 dicembre 2016 Giuseppe Tirabasso, all’epoca 81enne, ex insegnante della scuola Montini di Campobasso, uscì nel pomeriggio per una passeggiata in contrada Fonte Rago a Oratino e da allora nessuno l’ha più visto.
Ma i casi che hanno avuto più risalto sono quelli di Guerino Di Paolo e Nicola Di Paolo. Il primo è sparito il 19 marzo 2005 da Sant’Angelo Limosano, dov’era nato nel 1936. Addirittura nei mesi immediatamente successivi al fatto, la sua scomparsa è stata in qualche modo legata al duplice omicidio di Ferrazzano in cui furono uccise Carmela Maiorano e la figlia Valentina. Autore di questo efferato delitto Angelo Izzo, già noto alle cronache italiane per aver partecipato anni prima, insieme ad altri giovani pariolini, al massacro del Circeo. L’ipotesi al vaglio degli inquirenti era che Guerino Di Paolo sarebbe stato visto salire per l’ultima volta su un’auto con due donne a bordo. Si scoprì però che non poteva essere Maria Carmela Maiorano al volante perché la donna non guidava. La procura tuttavia, fin dall’inizio, ha sempre seguito la pista dell’omicidio convinta che il 69enne di Sant’Angelo Limosano sia stata ucciso per motivi di denaro. Per questo a più di un anno dalla scomparsa, e precisamente il 6 ottobre 2006, fu scandagliato il lago di Guardialfiera dove si ipotizzava fosse stato gettato il corpo dell’uomo. Dieci anni dopo il ‘caso’ torna di attualità quando vengono ritrovati, in un magazzino accanto alla chiesa di Limosano, resti umani. Il pensiero corre subito al povero Guerino visto per l’ultima volta proprio a una manciata di chilometri da lì. Gli esami diranno poi che quelle ossa non sono dell’uomo che la mattina di San Giuseppe uscì dalla chiesa di Sant’Angelo Limosano e da allora nessuno l’ha più visto.
Da tredici anni non si hanno più notizie nemmeno di Nicola Di Paolo. Uscito per comprare le sigarette in via Giulio Cesare, dell’operaio di Larino nessuno ha saputo nulla da quel 20 luglio 2017. Indagati da subito e poi imputati di omicidio la moglie e il presunto amante. Dopo otto anni e 4 gradi di giudizio, è arrivata l’assoluzione da parte dei giudici della Corte di Assise di Appello di Salerno. Per anni l’anziano padre Raffaele Di Paolo ha supplicato la magistratura di non abbandonare il caso. «Fatemi ritrovare mio figlio» le parole di un genitore disperato che non si è mai rassegnato fino alla morte sopraggiunta proprio quest’anno.

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