Ci siamo! A Venafro la prima campanella del nuovo anno scolastico può suonare per dare il benvenuto a un esercito di oltre 2mila studenti e circa trecento tra personale docente e Ata. Dopo circa 3 mesi di pausa gli studenti rientreranno tra i banchi e ad attenderli anche le novità nell’organizzazione scolastica. Mercoledì 14 settembre tutti davanti ai cancelli degli istituti cittadini: a via Maiella per gli studenti più grandi delle superiori; a via Machiavelli gli alunni di infanzia e primaria del “Don Giulio Testa; a via Colonia Giulia sarà la volta degli alunni del “Pilla”. A Ceppagna i più piccolini della sezione distaccata del “Pilla”.
Il prof Marcellino D’Ambrosa – dirigente scolastico dell’Istituto Omnicomprensivo “Antonio Giordano” che comprende liceo classico, liceo scientifico, Cat, Afm e Odontotecnico – sabato scorso ha accolto tutti i ragazzi delle prime insieme ai loro genitori, supportato dallo staff della dirigenza, del corpo docente e di studenti tutor delle classi quarte e quinte che hanno fatto da guida. La firma del patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia è stato il primo atto del nuovo anno scolastico, uno dei documenti fondamentali per creare le giuste collaborazioni con i genitori.
«Per aiutare gli alunni delle prime in questa fase di passaggio – spiega il preside D’Ambrosa – è importante che i primi giorni di scuola si crei il giusto clima che porto serenità dove i ragazzi non si sentono soli, si possono confrontare e per questo abbiamo pensato di iniziare l’anno con una serie di attività di accoglienza dove saranno protagonisti solo i nostri ragazzi, quelli più grandi che faranno da tutor. Quello che dobbiamo trasmettere ai nostri ragazzi è l’idea di una scuola che aiuta a far crescere le persone. Ci attende un anno intenso, faticoso, puntiamo sulla intraprendenza di tutte le componenti in campo: genitori, alunni, docenti, personale Ata. Ce la metteremo tutta. E in questo percorso non lasceremo indietro nessuno. I nostri ragazzi non devono vedere l’ambiente scolastico solo come un luogo di studio e di valutazione ma anche come uno spazio per crescere e socializzare».
Riaprono dunque le scuole e lo faranno senza norme anti Covid: non ci sarà più l’obbligo di mascherina o di vaccino né il distanziamento. Una scuola, possiamo dire, alla vecchia maniera che si appresta ad affrontare le sfide del futuro. Gli studenti come possono affrontare la ripresa dell’anno scolastico? Uno stato d’animo che interessa in particolar modo i ragazzi delle prime classi e per questo i presidi D’Ambrosa, De Stavola (Pilla) e Viti (Don Giulio Testa) hanno predisposto una tabella di marcia che è caratterizzata dall’accoglienza con il coinvolgimento delle famiglie. Con studenti-tutor per far vedere nell’esperienza scolastica l’occasione per interagire con i compagni, non solo per apprendere. Sul piano delle strutture, i plessi si presenteranno fin dal primo giorno di scuola, col “vestito” della festa: Comune e Provincia hanno fatto la loro parte durante la sospensione dell’attività didattica, assicurando sia la manutenzione ordinaria che quella straordinaria. Ambienti accoglienti, “colorati” e, soprattutto, con tutti gli standard di sicurezza. Ora non resta che attendere il suono della prima campanella che giungerà puntuale alle ore 8 e 15 di mercoledì 14 settembre 2022.

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