Questa mattina in tribunale a Isernia incidente probatorio per il caso del presunto pedofilo che avrebbe abusato di alcune ragazzine minorenni, filmando i rapporti sessuali con una telecamera nascosta. La difesa dell’indagato ha espresso soddisfazione al termine del procedimento poiché a giudizio dell’avvocato Di Pietro, del foro di Campobasso, non sarebbero emersi elementi sostanziali tali da aggravare la posizione del suo assistito. Mancherebbero infatti per il legale i video dei rapporti sessuali e da alcune deposizioni sarebbero emerse delle incongruenze nella ricostruzione dei fatti. L’avvocato del presunto pedofilo ha anche anticipato la strategia difensiva dopo l’incidente probatorio: Di Pietro valuterà le quattro testimonianze rese questa mattina e successivamente chiederà una misura cautelare meno afflittiva per il suo assistito. L’indagato, 23enne, residente in un centro dell’hinterland isernino, ha assistito all’incidente probatorio nascosto da uno specchio per evitare che potesse incrociare lo sguardo delle presunte vittime durante le deposizioni. Al termine del procedimento è stato riaccompagnato nel carcere di Teramo. Dalla data dell’arresto non ha avuto alcun rapporto con l’esterno e, per evitare il rischio di inquinamento delle prove, ha comunicato con la famiglia solo attraverso il suo avvocato. Per Paolo Albano, procuratore capo presso il tribunale di Isernia, la tappa processuale odierna segna un punto in favore dell’accusa essendo state confermate sostanzialmente le circostanze che hanno portato dietro le sbarre il presunto orco: “Siamo soddisfatti – il suo commento lapidario – perché il castello accusatorio ha retto. Tutti gli elementi che andavano chiariti sono stati verificati questa mattina quindi a mio giudizio l’incidente probatorio è stato esaustivo”.

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