Dovrà rispondere delle accuse di violenza privata e lesioni il 30enne rumeno sul quale s’erano addensati inizialmente i sospetti di aver abusato sessuale di una dodicenne. La ragazzina, infatti, durante la deposizione resa al pubblico ministero Federico Scioli, avrebbe confermato d’essere stata aggredita dall’uomo (compagno della sorella), smentendo però d’essere stata violentata. Una versione che troverebbe riscontro anche nelle analisi cliniche. In tal modo è caduto il principale capo d’accusa: violenza sessuale su minore. La dodicenne nella notte tra venerdì e sabato si è presentata al Pronto Soccorso dell’ospedale Veneziale di Isernia accompagnata dalla madre e dalla sorella con delle contusioni ed alcune escoriazioni sul corpo. Come da prassi i medici hanno contatto la Questura disponendo al contempo il trasferimento della ragazzina in una clinica specialistica del Casertano. Il 30enne rintracciato dalla Polizia in un centro della Provincia di Isernia, è stato associato, in stato di fermo, al carcere di Ponte San Leonardo da dove è uscito nelle ultime ore poiché i reati di violenza privata e lesioni non contemplano il fermo di polizia giudiziaria. L’uomo sarà interrogato a breve per chiarire definitivamente l’intera vicenda. Possibile che la Questura decida di sospendere il passaporto fino a quando la sua posizione non sarà definita. Al momento del fermo, l’indagato aveva in tasca un biglietto per rientrare in Patria, viaggio peraltro già programmato da tempo. Il suo legale, l’avvocato Luigi Morgillo del Foro di Isernia, si dice convinto di poter dimostrare l’estraneità del suo assistito ai fatti che gli vengono contestati.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.