La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 18 anni di reclusione inflitti in primo grado dai giudici del tribunale di Campobasso a Ignazio Fortini, il geometra di Letino accusato di aver assassinato la prostituta Marinalba Costa Silva in un monolocale del centro storico di Isernia.
L’omicidio della Costa Silva risale al 6 marzo del 2008. Fortini si recò al mattino nell’abitazione della donna insieme al cugino ed entrambi consumarono con lei un rapporto sessuale in due momenti diversi.
Fortini ha sempre proclamato la propria estraneità ai fatti che gli sono stati contestati.
Il movente, per l’accusa, era da ricercarsi in un rapporto durato pochissimo tempo ed oggetto di scherno da parte della brasiliana. Altro elemento chiave dell’intera vicenda, il cellulare della prostituta, regalato da Fortini alla ragazza che frequentava in quel periodo.
La condanna a 21 anni in primo grado risale al 27 aprile del 2010 con l’accusa che aveva chiesto l’ergastolo. In appello la pena si ridusse a 18 anni. Sino alla sentenza della Cassazione giunta alle 19:30 di oggi. “Hanno condannato un innocente” disse Fortini ai giornalisti due anni fa, lasciando il tribunale di Campobasso.

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