Questa mattina le Rsu aziendali hanno incontrato il nuovo amministratore delegato della Ittierre, Alberto Manganiello il quale ha chiarito alcuni aspetti cruciali per il futuro dell’azienda. Ad iniziare dagli ammortizzatori sociali che per l’a.d. sono legati alla prosecuzione dell’attività aziendale con un innesto probabile di partner industriali o finanziari. Entro fine mese potrebbero esserci novità in tal senso. Ci sono inoltre trattative in corso per evitare la rescissione delle licenze essendo ferma la produzione delle collezioni autunno-inverno 2013 e primavera-estate 2014. Tutto ruota ovviamente sulle possibilità di ripresa della Ittierre. Per quel che concerne i periodi di cassa integrazione si fermeranno dal 14 al 18 ottobre 223 persone a zero ore e 100 unità a rotazione. Dal 21 al 25 ottobre, invece, 264 lavoratori saranno a zero ore e 104 a rotazione. La cassa integrazione riguarderà tutti i reparti, nessuno escluso. Oggi intanto sono partiti i bonifici per gli stipendi che vanno dal 19 al 30 settembre, periodo fuori dal concordato preventivo. Per lo stipendio di agosto il comitato dei garanti presieduto dal giudice Battista si riunirà tra il 15 e il 16 ottobre. E’ lo stesso comitato che ha respinto in prima istanza la richiesta di pagamento per i fason poiché, essendo l’azienda sostanzialmente ferma in questo momento, per concedere la deroga il tribunale vuole garanzie sulla ripresa dell’attività. Per quanto riguarda la documentazione che va dal 1° al 18 settembre non è ancora stata inviata in cancelleria perché la proprietà della Ittierre vuol conoscere l’esito della prima richiesta di deroga per procedere. Sul tavolo tecnico, infine, Manganiello vuole incontrare le istituzioni solo con una soluzione già in tasca. Altrimenti ritiene inutile interloquire coi vertici ministeriali. Le trattative con partner finanziari ed industriali sarebbero avanzate ed in attesa di concludersi positivamente. L’amministratore delegato ha inoltre escluso che Fiorucci e Ferrè siano passati alla Albisetti perché giuridicamente impossibile a parer suo. L’azienda si è detta disposta a fare sacrifici per rilanciare la produzione ma ci saranno dei tagli al personale nel caso in cui l’Ittierre dovesse evitare il baratro del fallimento. Manganiello ha anche chiesto l’aiuto delle istituzioni regionali per tentare di smorzare le polemiche in atto tra Bianchi e la Regione e per guardare insieme con fiducia al futuro. Intanto domattina alle 11 presso un laboratorio di Castelpetroso si terrà un incontro congiunto con la partecipazione di fasonisti molisani, trasportatori e dipendenti per fare il punto della situazione. Non è escluso che vi prenda parte lo stesso a.d. 

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