Questione di giorni, assicura l’assessore allo Sviluppo Carlo Veneziale, per la firma dell’accordo di programma fra Regione e governo per l’area di crisi complessa. Poi i bandi, per i quali serviranno altre due o tre settimane.
In dirittura d’arrivo, anche se in grande ritardo, una delle misure su cui la giunta Frattura ha scommesso di più: un pacchetto di agevolazioni che riattivi gli investimenti e quindi l’occupazione nel distretto industriale che va da Campochiaro a Venafro.
Se ne è parlato ieri nell’assemblea dell’unità sindacale territoriale della Cisl. Il segretario aggiunto Giovanni Notaro nella sua relazione ha descritto le condizioni di contesto e le azioni messe in campo o in cantiere. Accanto a lui i vertici dell’unione interregionale, a partire dal segretario generale Maurizio Spina. Davanti, una platea di rilievo: la Regione con Veneziale, il comune capoluogo con la vicesindaca Bibiana Chierchia, il presidente della Camera di commercio Paolo Spina, quello di Confcooperative Domenico Calleo. Ospiti anche i colleghi confederali di Cgil e Uil. Il lavoro e la persona al centro della riflessione di Notaro. Azioni concrete, quindi, per tornare a creare occupazione. Dal Patto per il Molise ai fondi strutturali, «chiediamo di velocizzare, ma dobbiamo essere noi i primi capaci a metterci in gioco. Non si può parlare di politiche attive dicendo cosa c’è da fare, non si possono dire solo cose scontate ma incidere», ha detto Notaro. Positiva l’esperienza di fusione con «i cugini», come in tanti li hanno definiti nei loro interventi, dell’Abruzzo. «Devi correre di più, metterti a confronto. L’Abruzzo ha il vantaggio di grandi strutture operative, da quando siamo struttura interregionale attingiamo a un centro studi che elabora dati. Non è cosa da poco. Allo stesso modo – ancora Notaro – noi adesso sull’area di crisi siamo primi e mettiamo a disposizione questa esperienza. L’autonomia è rimasta perché è quella che pratichi, è quella che il territorio ti riconosce come organizzazione».
Da oggi è possibile, presentare attraverso il sito di Invitalia la propria candidatura alle agevolazioni per i programmi di investimento per l’area di crisi non complessa. Tema su cui si è soffermato l’assessore Veneziale nel suo intervento, come sul piano di politiche attive (cinque misure fra cui i lavori di pubblica utilità). Quasi pronto il bando per l’autoimpiego, ha proseguito. E ha annunciato che al censimento dei lavoratori del bacino, elaborato dall’Inps, manca solo il passaggio di controllo e ripulitura dell’elenco (cancellando chi, pur essendosi presentato all’istituto, non ha i requisiti).
Per l’area di crisi complessa un ritardo che l’assessore ha ammesso. Ma, ha spiegato, le settimane di discussione sono servite a mettere a punto il criterio premiante per le idee imprenditoriali. Saranno premiate «quelle proposte di investimento che avranno ricadute occupazionali consistenti sul territorio. La graduatoria sarà stilata innanzitutto rispetto alle prospettive occupazionali che il progetto prevede e abbiamo idea di introdurre un meccanismo di ulteriore premialità che tenga conto – ha concluso Veneziale – di quanto queste ricadute occupazionali abbiano come precedenza l’utilizzo di maestranze provenienti dal bacino dell’area di crisi». r.i.

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