Il prezzario regionale delle opere edili in Molise è fermo a tre anni fa. Ogni anno, invece, secondo la legge andrebbe aggiornato. O meglio, la norma obbliga le Regioni ad aggiornarlo.
La denuncia in una lettera del presidente dell’Ance Umberto Uliano all’assessore Pierpaolo Nagni: «Questa situazione danneggia gravemente il sistema delle imprese di costruzione già alla prese con una crisi devastante che ha fatto chiudere centinaia di aziende e ha determinato il licenziamento di migliaia di operai», spiega Uliano.
Detto in sintesi, la legge richiede che «prima di mandare in gara un appalto il relativo progetto dev’essere aggiornato ai prezzi correnti di mercato. Non possiamo tollerare che quei pochissimi lavori mandati in gara si basino su un progetto con prezzi vecchi, non aggiornati, e, quindi non remunerativi per le imprese. Non dimentichiamo che queste considerazioni sono state confermate sia dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici che dai giudici», prosegue il capo dell’Ance. Che poi sollecita la Regione a «procedere urgentemente all’aggiornamento del prezzario fermo a tre anni fa, i cui prezzi, essendo troppo vecchi, non consentono alle imprese edili di lavorare». E conclude: «È necessario intervenire al più presto per ripristinare l’osservanza delle norme vigenti, anche per evitare che la loro inosservanza alimenti un contenzioso sempre più frequente nelle gare d’appalto».

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