Oggi in Regione un incontro sullo Zuccherificio al quale parteciperà anche la Uil. Alla vigilia del confronto la segretaria Tecla Boccardo ribadisce che la Uil «è un sindacato di lotta, al fianco dei lavoratori nelle proteste e nel presidio, ma è anche un sindacato di proposta.
Un interlocutore non genuflesso alle scelte della politica, che vuole concorrere a trovare le soluzioni, condividere i percorsi, vigilare sull’adozione dei criteri. Purché le scelte siano adottate al più presto: troppo tempo è passato e non ne possiamo perdere altro!» Boccardo ricorda la posizione assunta dalla Uil rispetto a questa realtà produttiva che «doveva essere salvata, anzi rilanciata utilizzando fondi europei, orgoglio nazionale e professionalità molisane».
E invece è stata chiusa e oggi «stiamo svendendo a pezzi i macchinari, ipotizzando il riutilizzo del sito, persino la scritta è stata cancellata. E come sindacato ci troviamo a discutere con la Regione che prospettiva costruire per i lavoratori».
Alla vigilia del vertice a Palazzo Vitale queste le valutazioni della Uil: «Bene la messa in formazione e la riqualificazione delle maestranze, bene che i lavoratori tutti possano fruire di questa opportunità di miglioramento delle loro competenze e ricevere, al contempo, un reddito anche se limitato nell’importo. Ci stanno bene anche gli incentivi alla rioccupabilità di questi operai a favore delle aziende. Per stabilire un ordine in base al quale questi lavoratori verranno occupati devono essere previsti dei criteri oggettivi, misurabili e adottabili, che valutino le capacità professionali di ognuno ma anche la condizione di diversificato bisogno economico e familiare. Criteri certi e percentuale di considerazione dei diversi aspetti. Le aziende che assumeranno questi lavoratori, a tempo determinato o a tempo indeterminato, devono avere specifici obblighi per assicurare la continuità dell’occupazione». Insomma l’obiettivo del sindacato è quello di restituire ad ognuno dei lavoratori dello Zuccherificio «un posto di lavoro vero, stabile, remunerato e sicuro».
«Questa vicenda dello Zuccherificio – conclude Tecla Boccardo – è un importante banco di prova per dimostrare, nella nostra realtà ma anche a Roma, che in Molise le risorse non si sprecano, non si bruciano in effimeri e aleatori progetti di ripresa economica e occupazionale tutti da dimostrare».

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