Il Movimento Consumatori scende in campo per tutelare tutti i dipendenti pubblici. Fino al 31 luglio gli statali che hanno il contratto di lavoro bloccato dal 2010 possono aderire all’azione legale collettiva. Ilm Il ricorso è possibile grazie alla sentenza della Corte Costituzionale n.178 che il 24 giugno 2015 che ha sancito l’illegittimità costituzionale delle norme che avevano disposto il blocco della contrattazione collettiva nel pubblico impiego. Con questa sentenza la Corte Costituzionale ha stabilito che il protrarsi eccessivamente nel tempo del blocco dei contratti del pubblico impiego è illegittimo e incostituzionale.
Per tutto il periodo di blocco antecedente al 2015, il Movimento consumatori chiederà l’ottenimento di un indennizzo (si chiama “indennizzo” perché lo Stato ha applicato il blocco prima che la Consulta lo dichiarasse incostituzionale). Per tutto il periodo che va dalla sentenza del 2015 ad oggi invece chiederà un risarcimento (si chiama così perché lo Stato ha continuato a mantenere in blocco anche dopo la sentenza di incostituzionalità). Sia l’indennizzo che il risarcimento consistono in importi economici mensili che il Movimento consumatori richiederà nei ricorsi collettivi in favore dei dipendenti pubblici che aderiranno all’azione giudiziaria collettiva.

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