L’Ave Maria di padre Mario rompe il silenzio surreale a Riccia
Il primo giorno di isolamento totale coincide anche con la festa più cara ai riccesi. Doveva essere il giorno dell’accoglienza di parenti e amici intorno alla ‘tavola di San Giuseppe’ e dell’abbondanza con le tredici portate, invece ieri Riccia si è svegliata in un clima irreale per l’allarme Coronavirus. A rompere il silenzio di un paese ‘fantasma’ l’Ave Maria che[Leggi di più…]






























