Neanche stavolta la Regione è riuscita ad affidare la gestione del trasporto locale attraverso un bando pubblico, la gara bandita a ottobre è stata annullata dal Tar l’8 febbraio scorso.
«Inoltre, l’esternalizzazione del trasporto locale, in Molise, non ha avuto effetti positivi sulla razionalizzazione della spesa pubblica, né ha determinato una responsabilizzazione economica e gestionale delle aziende», ragiona il consigliere 5s Angelo Primiani.
Al contrario, aggiunge, «si è assistito ad un mancato adeguamento dell’offerta ai bisogni dei cittadini e, condizione più grave, il mancato pagamento degli stipendi al personale assunto dalle società private. Problema, quest’ultimo, che si è riverberato sul bilancio regionale. A questo punto sono evidenti – rimarca – i vantaggi che una società in house apporterebbe al fine di migliorare il servizio. Su tutti: garanzie salariali ai dipendenti; gestione uniforme del servizio; flessibilità nell’adeguare l’offerta alle esigenze del territorio; certezza sulla reale esecuzione dei trasporti, bigliettazione e chilometri di percorrenza; trasparenza amministrativa contabile, nonché la possibilità di biglietti integrati gomma-ferro».
Primiani rilancia quindi la proposta di legge, a sua prima firma, presentata nell’ultimo scampolo di questa legislatura «per affrontare e risolvere una volta per tutte le ataviche difficoltà che il servizio di trasporto pubblico locale» con la creazione di una partecipata pubblica per gestire il servizio. Per i 5s è una priorità
Anche il capogruppo pentastellato Andrea Greco interviene sulla situazione del Tpl. «In Molise non si conclude una gara pubblica dal 2008 e da quella data questa “inefficienza” della Regione garantisce degli extraprofitti mostruosi ad alcune aziende, a scapito dei lavoratori che ormai vivono una condizione di costante apprensione. Parliamo di madri e padri di famiglia che non sanno più cosa mettere in tavola, nonostante lavorino onestamente per garantire un servizio pubblico.
Quintino Pallante dovrebbe dimettersi perché ha fallito il suo principale obiettivo politico, un fallimento senza appello come quello dei suoi predecessori».

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