In termini di entrate e uscite, il bilancio previsionale della Regione Molise per il 2016 ammonta a 2,5 miliardi. Ma le risorse vincolate fanno la parte del leone: sono 821 milioni. Quella a libera destinazione solo 150 milioni scarsi.

Un quadro ancora molto difficile, quello contabile, per l’amministrazione di Palazzo Vitale. Pesa l’indebitamento (360 milioni di euro al 1 gennaio 2016). Il disavanzo totale è pari a 251 milioni. Per coprirlo, la giunta ha approvato un piano di rientro settennale per una parte (24 milioni) e trentennale per i 226 derivanti dal riaccertamento dei residui. Il primo sarà spalmato su un periodo complessivo di dieci anni in base alle nuove norme nazionali.

Il prospetto, con prospettiva triennale, è stato licenziato ieri dalla Prima Commissione presieduta da Domenico Di Nunzio. Insieme al bilancio, via libera – senza modifiche – alla legge di Stabilità e al collegato alla finanziaria. In estrema sintesi, la legge di stabilità provvede al rifinanziamento di leggi regionali, alla razionalizzazione della spesa relativa al trasporto pubblico locale, a definire interventi in materia di entrate regionali e la liquidazione delle società partecipate (ad esempio il Korai), a introdurre – questo l’elenco sintetico della relazione al bilancio – meccanismi più efficienti nella gestione dei fondi comunitari (introduce l’organismo strumentale per gli interventi europei con autonomia gestionale e contabile ma non personalità giuridica).

Approvati dalla giunta Frattura il 18 aprile, i provvedimenti sono approdati in Commissione il 20 aprile. Alla fase della audizioni non sono mancate le polemiche. La Cgil ha criticato il metodo – “che sta diventando prassi”, l’accusa del segretario organizzativo Franco Spina – con cui la politica in 48 ore ‘pretende’ dalle parti sociali un esame di documenti complessi e proposte di modifica. Se ne è lamentata anche l’Acem, cogliendo tuttavia nell’ente unico pagatore per i fondi Ue un primo passo per il conto dedicato che l’associazione costruttori chiede da tempo. Anche la nuova legge sull’editoria è oggetto di modifiche nella proposta di collegato. E non sono mancate le polemiche. L’Ordine dei giornalisti, ad esempio, ha formulato un’osservazione sul fatto che il ddl cambia le regole di accesso ai fondi ora che l’istruttoria delle domande pervenute per il bando scaduto il 24 marzo è stata completata.

E la politica cosa pensa del bilancio 2016 di Frattura? Negativo il commento dei 5 Stelle. Sul metodo, anche loro contestano. Nel merito,“un bilancio povero, se possibile più di quello dello scorso anno – il commento del portavoce Antonio Federico -. Abbiamo milioni e milioni bloccati per mutui e bond. Poi vanno considerati quelli del nuovo prestito. Non c’è respiro”. Su Facebook aggiunge: “Al netto dei fondi vincolati da trasferimenti statali o europei, restano infatti ‘solo’ 150 milioni di spesa non vincolata. Di questi soldi calcolate che il 90% se ne vanno per pagare tutte le strutture regionali (locali, dipendenti, dirigenti), i costi della politica, gli enti subregionali e tutti i mutui e i debiti e i derivati. Quel che resta è quello che possiamo utilizzare per provare ad immaginare un Molise migliore”. Pollice verso pure per la legge di Stabilità che è “un vero e proprio raschiare il fondo del barile per recuperare un po’ di risorse dalla fiscalità interna (tributi, concessioni, bollo auto)” e per il collegato che a Federico sembra “un’enorme ‘errata corrige’ di leggi recentemente approvate dal Consiglio ma che, per un motivo o per un altro, hanno qualche virgola che non va bene a qualcuno”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.