Adesso quell’impressione è diluita. Scolora. Ma è stata forte. “Sono sereno, mi affido a Dio”. Venerdì 10 giugno, le parole di Silvio Berlusconi nel post su Facebook riassumono l’attesa del leader di Forza Italia per l’intervento di sostituzione della valvola aortica che eseguirà il prof Alfieri al San Raffaele. I quotidiani nazionali nelle edizioni del mattino propongono pagine intere, ritratti e retroscena. Il futuro incerto del partito, la preoccupazione dei familiari. Berlusconi per la prima volta debole di fronte alla malattia.

In Molise gli azzurri si stanno giocando la ripartenza. Domenica il ballottaggio per le comunali di Isernia, dove gli elettori sono chiamati a scegliere fra l’uomo di Forza Italia Gabriele Melogli e il candidato sostenuto dall’ex governatore Iorio Giacomo d’Apollonio. Una sfida che accende l’entusiasmo del commissario forzista Nunzia De Girolamo (insieme al match di casa sua, Benevento). Ma la donna che risponde a Primo Piano sullo stato d’animo del partito in queste ore, per quanto sempre assertiva nel ragionamento sul futuro, è fondamentalmente una donna preoccupata. Si ferma a tratti per non cedere all’emozione. “Devo dire la verità, l’aspetto politico passa assolutamente in secondo piano. Non sto pensando neanche un attimo al partito, alla costruzione del futuro. Mi dà molto fastidio, detesto anzi lo sciacallaggio delle ultime ore. E mi aspetto che il presidente Berlusconi sia più attento che mai”. All’ex premier la lega un “profondo affetto”, lui è come una persona di famiglia, confessa. “Vivo queste ore con molta angoscia, è la prima volta che mi capita di saperlo in ospedale, di non poterci parlare. Ho sentito la sua famiglia, l’azienda, le persone vicine. Ma a distanza è più difficile. Sono umanamente coinvolta. Silvio Berlusconi è un grande punto di riferimento nella mia vita. La mia unica preoccupazione è che tutto vada come deve andare”. Adesso, dice De Girolamo, Berlusconi “ha bisogno di aiuto, di silenzio, di intimità, di garbo. Non oserei mai infrangere questa sfera, anche perché la politica gli ha tolto veramente tanto. Il trascurarsi, il seguire noi lo ha portato ad una fase di stress eccessivo che adesso paga. Per cui prego per lui e faccio il tifo per lui come sempre e non mi iscrivo tra chi fa cose che non gradisco affatto in queste ore”.

Le ricostruzioni giornalistiche sulla successione, l’eredità politica. L’ex ministro non prende posizione sui singoli episodi, stigamtizza un clima che in particolare ora riconduce alla stampa. “Invece mi sono informata e molto in questi giorni, da buona donna del Sud. Sull’intervento e sulle conseguenze. Mi dicono che dopo la qualità della vita migliora. Non vedo l’ora che il presidente Berlusconi torni nella forma migliore. Mi auguro che stia seguendo tutto e, se lo conosco, ne vedremo delle belle. Rispetto molto la famiglia, il suo desiderio che adesso il presidente si dedichi a se stesso, alla sua salute. E noi che abbiamo avuto tutto da lui adesso dobbiamo dare, diventare grandi”. Anche se con un ruolo diverso, da federatore del centrodestra, De Girolamo si augura un ritorno del Cav.

Apprensione, anche nella dichiarazione di Giacomo Papa, storico collaboratore di De Girolamo che lei ha voluto portavoce di FI in Molise. E “rammarico per chi in maniera cinica in queste ore va oltre”. “Berlusconi ha segnato 20 anni di storia in Italia. Poi ognuno dà la sua lettura di questi 20 anni, ma nessuno può negare il rinnovamento di cui è stato artefice, la sinistra in questo lo ha rincorso con le leadership più giovani che sono emerse”. Anche Papa è convinto che in un modo o nell’altro continuerà a dire la sua. “Non è sceso e non è rimasto in politica per interessi personali. Non lo ha fatto per salvare le sue aziende perché solo uno scellerato avrebbe potuto colpirle: avrebbe significato piegare l’economia italiana”.

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