«Siamo il vaccino contro l’inciucio, non solo tra Renzi e Berlusconi ma anche contro Frattura e Patriciello, vedi le candidature. L’appello che facciamo ai molisani, a coloro che hanno perso la fiducia nella politica e sono nauseati dal teatrino e che si astengono, è che LeU riparte dal 4 dicembre 2016 e da quelli che quel giorno hanno avuto la forza di tornare a votare».
Danilo Leva, nella conferenza stampa di presentazione delle candidature in Molise, apre subito le ostilità. Parlando dei competitor, il deputato uscente – candidato nel collegio di Isernia per la Camera all’uninominale (dove si scontra fra gli altri con l’ex presidente del Consiglio regionale Pietracupa e si è detto sicuro di avere «certamente uno voto in più») e al proporzionale a Teramo – ha dichiarato che il Pd «da partito del lavoro è passato ad essere quello degli industriali», riferendosi alla candidatura al Senato del presidente di Assindustria Colavita (che si è dimesso dal vertice appena dopo aver accettato di correre alle politiche).
«Dal 2007 a oggi il Molise ha perso il 16% di Pil e le firme su questo tracollo sono le loro, sono di chi ha governato la regione in questi anni. Da Iorio a Pietracupa e il Pd. Questa è la fotografia dell’esistente – ha proseguito Leva – e per questo chiediamo ai molisani uno scatto d’orgoglio. E le altre candidature certamente non parlano al futuro di questa regione».
Per il presidente del consiglio comunale di Campobasso Michele Durante, candidato al Senato nella quota plurinominale, il voto di marzo «è contro un governo che ha svenduto i nostri beni comuni e che ha speculato contro i diritti dei cittadini. Vorremmo riportare quindi il Molise non più sul banco dei favori, ma su quello dei diritti».
Al maggioritario per il Senato LeU schiera il rettore dell’Unimol Gianmaria Palmieri (che è in congedo dalle funzioni fino alle politiche). Palmieri si è detto d’accordo con la proposta di Pietro Grasso di cancellare le tasse universitarie: «LaNo tax area le ha già eliminate? Sulla carta. In concreto questo imbroglio si è riversato sulle Università perché quel terzo di studenti che non le pagano è finito a carico delle università stesse. Ecco perché la proposta va rilanciata». Il suo sì all’idea di Grasso, dunque, va nella direzione «di tornare a parlare di valori pubblici alla gente, perché dietro le nostre scelte ci devono essere le persone e non le caste».
Candidati alla Camera, oltre a Leva, sono l’avvocato Oreste Campopiano (che sfida direttamente il suo avversario Vittorino Facciolla nel collegio uninominale Campobasso-Termoli), Giuseppina (Giusy) Occhionero e Nicola Palombo: in quest’ordine sul listino plurinominale e rispettivamente consiglieri comunali l’una di Campomarino e l’altro di Montenero di Bisaccia.

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